Dirai: cosa c’entra una stufa a pellet col mare!?
Sempre più spesso incontro persone esasperate perché spendono un sacco di soldi per riscaldare casa.
E tante di loro si sono convinte che sostituire la vecchia caldaia con una stufa o una caldaia a pellet sia la soluzione per ogni loro problema.
Altrettanto spesso, assisto a discussioni accese tra chi tifa per uno dei tanti tipi di caldaie e chi ama l’idea del pellet.
In questo articolo voglio uscire dal solito “scontro ideologico”, più adatto a una lotta tra religioni che al sistema per riscaldarsi durante l’inverno!
Non che io sia insensibile al discorso biomassa… ma bisogna fare un paio di distinzioni importanti.
Un giorno ho incontrato una coppia molto simpatica che stava costruendo una bellissima casa davanti al mare di Arzachena e aveva le idee ben chiare su come climatizzare casa:
– voleva climatizzarla con un sistema radiante a pavimento;
– immaginava di alimentare il sistema con una stufa a legna in inverno e con una pompa di calore aria-acqua per l’estate.
La scelta della stufa a legna era per loro una questione di buon senso:
Il tanto terreno attorno alla casa produceva una quantità di legna tale da garantirgli l’autonomia completa o quasi. In questo modo avrebbero anche evitato di lasciarla marcire a terra, dati i divieti di bruciarla in campagna.
Le mie prime riflessioni, poi da loro condivise, sono state:
– siete sicuri che tutti i giorni di tutti gli inverni avrete voglia di raccogliere la legna, portarla a casa, pulire la stufa dalla cenere, riempirla di legna e tenerla sempre carica?
– e cosa succederà i giorni che non ne avrete voglia? starete al freddo?
– e se per caso dovete stare fuori per mezza giornata, chi si occupa di fare questa serie di operazioni?
La soluzione concordata è stata semplice:
perché non fare lavorare anche in inverno la pompa di calore aria-acqua già prevista per il raffrescamento estivo? Nessun costo aggiuntivo, nessuna complicazione negli impianti già realizzati.
In questo modo la pompa di calore è sempre il generatore principale, che produce acqua calda in inverno e acqua fresca in estate (da utilizzare dentro i tubi del pavimento radiante).
Quando i clienti avranno la voglia, il tempo e la possibilità di far funzionare la stufa a legna, la pompa di calore starà “a riposo”, per tornare pienamente in funzione appena necessario.
Sarà un pò pigrizia e un pò l’odio per le perdite di tempo, ma non riesco a immaginare che l’impianto di riscaldamento di casa mia possa dipendere da:
– avere voglia/tempo di andare a comprare il pellet (compresi gli accessori tipo capire dove costa di meno, quale tipo è migliore o meno tossico,…);
– caricarlo sulla macchina, portarlo a casa, scaricarlo in un deposito (sperando di avere lo spazio dove conservarlo) e, all’occorrenza, portarlo su e caricare la stufa;
– pulire la stufa dalla cenere, accertarmi che la combustione sia efficace,…
Vivrei questa cosa come una specie di condanna all’ergastolo.
Quindi potete immaginare il mio terrore a sentire persone anziane vantarsi di aver appena installato la nuova stufa a pellet.
Perché mi chiedo chi farà queste attività obbligatorie: un figlio? un nipote? un genero? loro stessi?
A parte che trovo IRRAGIONEVOLE tutta questa parte organizzativa, potete provare a farmi diventare un TIFOSO DEL PELLET se almeno posso risparmiare tanti bei soldi!
Infatti, alcuni problemi dei quali non abbiamo ancora parlato sono:
– quali sono i costi per la climatizzazione di un appartamento, diciamo da 120 mq?
– e se decidessi di avere l’impianto di riscaldamento acceso non solo per 4 ore al giorno ma più a lungo?
– è un obiettivo possibile avere temperature omogenee in tutta la casa?
Proviamo a rispondere a queste domande…
Se devo riscaldare 120 metri quadri e NON uno stanzone da 60 (farebbe più figo dire “open-space”), devo scegliere se canalizzare aria calda o canalizzare acqua calda verso, ad esempio, dei radiatori.
Evitiamo di soffermarci sui costi di acquisto sia nel caso di una “canalizzabile” che di una “idro” (che non sono più quelli del “modello base” ma parecchio più elevati) perché quel giorno il negoziante era di buon umore e ha deciso di regalarci il modello che più preferivamo… ma preoccupiamoci solamente dei consumi durante l’utilizzo.
Sia le nostre simulazioni che l’esperienza reale raccolta in questi anni di attività danno una sentenza chiara. Vediamo perché…
Ipotizziamo di essere in Zona Climatica D (come nella nostra amata Nuoro), per cui possiamo tenere acceso il nostro impianto di riscaldamento per 12 ore al giorno.
Per riscaldare il nostro appartamento-tipo da 120 metri quadri, nel quale sono presenti radiatori con valvole termostatiche (perché Il Tuo Amico Impiantista ci aveva dato la dritta…), ci attendono questi scenari:
– Con una moderna stufa “idro” a pellet utilizzeremo non meno di 3 sacchi (da 15 kg) di pellet al giorno, che sul mercato della nostra zona valgono dai 15 euro al giorno in su.
Dovremo inoltre trovare il modo/la voglia/il tempo per portare da un negozio a casa nostra circa 90 sacchi, ossia 1350 kg, di pellet al mese (3 sacchi x 15 kg x 30 giorni al mese).
E sono sicuro che nel bagagliaio della tua macchina, qualunque essa sia, non ci stanno.
– Con una caldaia a condensazione ad alta efficienza (“4 stelle”), alimentata ad “aria propanata” (e si, qua in Sardegna ancora il metano non si vede…) e comandata da una regolazione elettronica di ultima generazione (che adegua la temperatura di mandata dell’acqua calda verso i radiatori alle variazioni della temperatura esterna), è assolutamente normale avere un consumo complessivo di 5-7 euro al giorno e l’unica complicazione sarà dover pagare una bolletta.
OOPS… in questo caso tenendo l’impianto acceso 24 ore al giorno!
[BREVE NOTA per i più pignoli: si, SO che le attuali normative NON consentono di tenere acceso il riscaldamento 24 ore al giorno MA il sistema che abbiamo sviluppato consente di avere 24 ore al giorno di benessere NEL rispetto della norma!
Ovviamente questi sono conteggi fatti su un “appartamento-tipo” ma questa non è la sede per annoiarti con discorsi sulla sua classe energetica, col confronto tra poteri calorifici e tanti altri dettagli che emozionano solo i termo-tecnici…
“Sai che una Ferrari di ultima generazione va più veloce di una Panda 30 del 1983 mai tagliandata?”
Questo è lo schema dei confronti “truccati” che mediamente trovi su internet per dimostrare quanto si può risparmiare col pellet:
– facile confrontare una moderna stufa a pellet con una caldaia a metano “tradizionale” e dell’immediato dopo-guerra… scegli pure tu quale 😉
– altrettanto facile confrontarla con un’altra soluzione assolutamente fuori dal tempo come una caldaia tradizionale a gasolio…
Se leggi tra le righe scopri che questi confronti “mele con arance” sono assolutamente di parte e non hanno nessun interesse a farti capire come puoi vivere casa tua nel benessere e a un costo ragionevole.
Spesso, anche quando ci trovi un paio di numeretti per convincerti della bontà dei loro calcoli… beh, non hanno nessuna base scientifica un minimo credibile!
Sappi che non mi vedrai mai proporti una stufa a pellet o una caldaia a gasolio per risolvere i tuoi problemi col riscaldamento. Chi mi conosce sa infatti che voglio darti soluzioni e non problemi.
Non vendo fumo e non prendo mai in giro nessuno, per cui non propongo soluzioni tecniche che non condivido: mi sembrerebbe di tradire il cliente!
Posso valutare la soluzione biomassa (legna, pellet o miste) solamente in abbinamento ad altri generatori ad alta efficienza come ti ho raccontato all’inizio dell’articolo.
Se ti senti un pò confuso e a questo punto non sai bene che pesci prendere, ti capisco: è capitato anche a me!
Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.
A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.
Sei curioso di scoprire se il nostro sistema è adatto per risolvere definitivamente i tuoi problemi con l’impianto di riscaldamento?
Pensi che io possa essere la persona giusta a consigliarti in una decisione così importante?
Allora la cosa migliore che puoi fare è agire subito!
Per ora grazie per le tua attenzione e a presto!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista®
Creatore di Sistema Smarturo™ –
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E bravo Marcello!
Grazie Sebastiano. C’è qualcosa in particolare che hai apprezzato o degli aspetti che devo approfondire meglio?
Ho installato nella mia abitazione una caldaia a pellet red 365 e I consumi per 18 ore al giorno di riscaldamento , su 170 mq , è di 2 sacchi da kg 15…circa 10 euro. Manutenzione pari a zero , autonomia con carico 1 settimana. ..come vedi hai poco conoscenza sulla materia pellet. .
Ciao Massimo!
Mi fa piacere che tu sia contento della soluzione trovata per casa tua.
Io confermo le cose che ho scritto nell’articolo, in particolare:
– Se tu hai quei consumi con la tua caldaia, probabilmente vivi in una casa ben coibentata, per cui, con sistemi diversi come una caldaia a condensazione o una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza, spenderesti ancora di meno.
– 2 sacchi di pellet x 15 kg al giorno sono pur sempre 900 kg al mese: chi li sposta?
Se lo fai tu, è un’attività che trovi gradevole?
La fa qualcun altro per te?
Avrai sempre voglia di farlo?
Come vedi, le mie perplessità restano inalterate e continuo ad amare soluzioni diciamo più automatiche!
ho ristrutturato una vecchia casa,l’ho coibentata in modo ottimale facendo un cappotto interno coperto da pareti e controsofitto in c.gesso,infissi nuovi in pvc e ho installato un termocamino che va alla grande,naturalmente ho predisposto anche per una caldaia che per ora non ho ancora installato,lo farò quando non potrò più farmi la legna che per ora mi autoproduco.
Ciao Luigi.
La tua casa ti restituirà moltiplicati i soldi che hai speso nella sua coibentazione, per cui hai fatto un ottimo investimento.
Col termocamino riesci a gestire il riscaldamento di tutte le stanze avendo temperature omogenee in tutta la casa?
Usi anche altre fonti di riscaldamento, tipo una stufetta elettrica in bagno?
Grazie e fammi sapere: sono curioso!
Caro Marcello,
uso una idro stufa a pellet ormai da 6 anni. Problemi grossi non ne ho mai trovato. A seconda del periodo in cui acquisto il pellet riesco a trovarlo anche a prezzo buono, con una spesa annuale che solitamente non supera i 1.000 euro. L’utilizzo che ne facciamo è di circa 8 – 9 ore al giorno, sia per il riscaldamento che per l’acqua sanitaria. Il consumo massimo di pellet è circa 1 sacco e mezzo al giorno. Per eseguire la pulizia della stufa, usando l’aspira cenere, impieghiamo circa 5 – 10 minuti al giorno e per stipare il pellet, circa 200 sacchi da 15 kg., servono pochi metri quadrati. Ora, sicuramente risparmio non ne ho rispetto ad altri sistemi alternativi di riscaldamento, però devo dire che, a mio parere, con il pellet ho risolto i problemi di riscaldamento della mia casa.
Saluti.
Grazie per il tuo contributo, Giacomo!
Sono lieto che tu sia soddisfatto del tuo impianto.
Io continuo ad avere tutte le perplessità invariate, che ho espresso anche nell’articolo scritto ieri: https://iltuoamicoimpiantista.com/?p=867
Se ne hai il tempo dagli un’occhiata e fammi sapere cosa ne pensi!
Ciao ciao.
Diventa interessante seguire quanto scrivi.
E’ vero il sogno di ognuno è quello di riuscire ad avere tutto e a poco prezzo o, come dici tu, gratis. Sfruttare il sole o il vento per azzerare le bollette sarebbe fantastico. Ma quanto costa predisporre un impianto del genere?
Sicuramente bisogna accedere a un mutuo. Con i tempi che corrono e famiglia alle spalle è abbastanza rischioso.
Marcello, ben lieto di continuare a seguire i tuoi consigli.
Saluti.
Giacomo, certamente più l’impianto è articolato più i costi salgono.
E’ pur vero che la soluzione di una caldaia a condensazione a gas di città, che alimenta dei termosifoni non ha certo costi più elevati di un impianto con idrostufa a pellet e, sono convintissimo, garantisce:
– Minori costi di gestione, anche con accensione 24 ore al giorno.
– Funziona in modo autonomo, senza che nessuno si debba preoccupare di comprare, trasportare, stoccare e caricare il combustibile.
– Non bisogna fare pulizie quotidiane, ma solo le manutenzioni (che fanno i manutentori, non tu).
Insomma, paghi la bolletta e te ne dimentichi.
Diciamo che questo assomiglia di più alla mia idea di generatore!
Grazie e continua a farci sapere cosa pensi!
Ciao Marcello, interessante quello che scrivi. Io sono in paranoia totale. Sto costruendo casa in bioedilizia, classe A Italia, classe B++ Casaclima. Il mio fornitore propone una situazione con pannelli fotovoltaici che alimentano pompa di calore da 13 kg che produce acqua calda da accumulata in due piffero ( uno per sanitaria, l’ altra per riscaldamento). I dubbi sono sul fatto che questa macchina lavora praticamente sempre 365 gg . La casa è a quota 900 metri e qui nevica con temperature a meno 15 a volte, con neve a ghiaccio. La macchina è garantita a queste temperature, ma io ho comunque i miei dubbi perché tutti i termoidraulici che ho sentito nella mia zona mi sconsigliano di affidarmi a questa troppa tecnologia. Io se avevo soldi mettevo anche un termocamino ad acqua…ma i soldi sono finiti!! Gradirei un tuo consiglio. Ciao
Ciao Luigi!
Scrivimi alla mia email personale [email protected] e vediamo la cosa più nel dettaglio.
Grazie e a presto!
Ha ragione Marcello se avessi il metano dove abito altro ce idropellet.la mia casa è disposta su due piani 100 metri q soffitti 3,25 consumo 2 /3 sacchetti al giorno per un mese quando la temperatura scende a -5 per gli altri mesi un sacchetto e mezzo /1.puliscono la stufa tutti i giorni e la tengo accesa 18 ore circa anche di notte.ho trovato una soluzione,termosifoni ad olio provateli.naturalmente in supporto durante la notte.purtroppo da me non arriva metano pellet unica soluzione.GPL costi esorbitanti.il pellett comunque non fa risparmiare .io consumo 130 sacchi anno.circa seicento euro di quello certificato.
ciao marcello ho una vecchia casa anni 30 con termos, impianto fatto nel 60, tubi di rame, muri da 60 ,ho fatto tutti i doppi vetri e coibentato il tetto non possiamo fare altri interventi di isolamento ( all’esterno tutti mattoni a vista e all’interno stucchi di pregio ,non siamo signori casa ereditata ) avrei pensato di mettere una buona caldaia a metano e inserire in piu’ nel camino esistente una stufa a legna che porti aria canalizzata nei tre locali che piu’ usiamo attraverso la canna fumaria.
premetto che abbiamo un mare di legna e boschi e seguendo i tuoi consigni la useremmo solo per aiutarci a scaldare perche siamo in casa solo la sera
ciao claudio da casteggio oltrepo’ pavese
Ciao Claudio!
Complimenti per la tua bella casa e gli interventi di coibentazione: vedrai nel tempo che sono soldi ben spesi e certamente aumenteranno il tuo benessere in casa.
Sulla base di quello che mi dici ho in mente un paio di soluzioni da proporti ma ho prima necessità di capire le tue reali esigenze, in modo da trovare insieme il modo più efficiente per realizzarle.
Per questo ti suggerisco di leggere quanto trovi alla pagina:
https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
e compilare il modulo alla fine della stessa.
Dopo pochi minuti, riceverai al tuo indirizzo email un questionario, al quale ti chiedo di rispondere con attenzione, perché contiene le informazioni per me indispensabili per poterti dare una consulenza adeguata.
Ti risponderò direttamente io entro 24 ore.
NOTA BENE: se non ricevi la mia email entro pochi minuti, controlla che non sia stata messa nella cartella SPAM.
buonasera marcello
quale sistema riscaldamento conviene per un appartamento piano 3°di 165 mq interni, anni 75 in città Conegliano, con presenza di due canne fumarie in zona giorno vicine e di caldaia a metano tradizionale anni 80? la piantina è di 9,5×21, l’ingresso è circa a metà abitazione, Le finestre hanno doppi vetri, il tetto è stato isolato nel 90. Il camino, aperto, presente in sala è molto grande ed imponente pertanto lo dovrò valorizzare con inserto e focolare a pellet rinunciando alla legna per praticità. escludo radiante a pavimento perchè non mi fa bene.
grazie dellasue cordialità e competenza professionale.
marcello
Ciao Marcello e grazie per il tuo commento.
Ti ho mandato una email, fammi sapere cosa ne pensi!
Salve Marcello,
Così per caso ho trovato il suo sito, potrebbe dare un consiglio anche a me che sto trattando una stufa a pellet come integrazione del riscaldamento a metano esistente. Due piani di casa quindi molta dispersione tramite la scala interna…mq tot circa 110 su due piani più tutto il volume della scala. Casa anni 50 non coibentata, fatto un cappotto interno di 5 cm e controsoffitto nelle stanze al piano di sopra, controsoffitto nella scala. Giù nessun intervento. Serramenti in legno ma vecchio stile con doppi vetri.
La caldaia si trova in una centrale termica che è staccata dall’abitazione.
Noi viviamo principalmente al piano terra, su si va solo per dormire e non mi interessa un gran caldo ma giù in pieno inverno non riusciamo mai a star caldi Max 19 gradi.
Due anni fa avevo comprato una stufa elettronica a bioetanolo x scaldare giù che si è rivelata un’fallimento perché malconsigliata…buttati 1600 €, stamattina Son riuscita a venderla a 700….
Non abbiamo soldi da fare cappotto esterno e stravolgere la casa è cercavamo una soluzione abb economica x riscaldarsi al piano sotto. …tipo stufa pellet….il tecnico ci ha proposto kaldo` una stufa nuova che butta calore dal basso così a parere del tecnico la temperatura delle stanze giù sarebbero costanti sia a terra che a soffitto.
Costo stufa 1780 € + 300 installazione + circa 350 € tubi.
Ha qualche consiglio anche per me.
Grazie infinite
Ciao Rita!
Dall’articolo credo di averti dato un’idea completa di quello che penso delle soluzioni a pellet o a legna: sono belle se hai biomassa gratis da bruciare e, magari, in abbinamento a un sistema principale per il riscaldamento di casa tua.
Non sono assolutamente una soluzione intelligente come unico generatore.
Per il tuo caso specifico ti evidenzio che il tecnico ha detto stupidaggini: la soluzione che ti ha proposto non è capace di rendere la temperatura omogenea nella stanza (sono disposto a scommetterci cifre importanti), né dall’alto in basso, né nei vari punti della stanza.
Prevedo che ti troverai vicino alla stufa con 30 gradi e nel punto più lontano della stanza 26, come anche con 2-3 gradi di differenza tra piedi e testa.
Dal punto di vista dell’umidità ambiente la situazione sarebbe tragica.
Il mio consiglio è semplice:
– non buttare soldi con una soluzione che non sarebbe meglio di quella della stufa che hai venduto stamattina
– quando hai possibilità, magari con le detrazioni in vigore, sostituisci la caldaia con una più prestazionale e abbinagli un adeguamento dell’impianto di riscaldamento.
Se pensi che è interessante per te una soluzione definitiva e non l’ennesimo “rattoppo”, compila il modulo che trovi alla pagina https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
Mi spiace non averti potuto dare buone notizie!
buongiorno Marcello, ho letto con interesse il suo articolo e pongo un quesito; la mia abitazione è disposta su due piani per un totale di circa 200 mq fuori tutta, circa 10 anni fa è stato installato un impianto di riscaldamento a settori, 2 al piano inferiore e 1 a quello superiore, alimentato a gpl con caldaia esterna che produce anche l’acqua calda per i sanitari. Ultimamente il costo del gpl è in costante aumento e sono tentato di montare una caldaia interna alimentata a pellet con funzione idro da allacciare ai 3 collettori del riscaldamento per sfruttare i termosifoni già presenti per il periodo invernale,nei mesi estivi utilizzerei la caldaia a gpl per l’acqua calda. Se possibile gradirei un suggerimento in merito, grazie.
Abito nelle vicinanze di Sassari in campagna casa isolata di 60mt
quadri ho l’impianto a gasolio e spendo circa 600 euro per stagione…cosa mi consigli??
Ciao Marcello,
Io ho una casa da 170 metri quadri in un unico piano , è una mansarda con tetto non coibentato ma i muri si
Ho messo una caldaia a gasolio perché avevo comprato una stufa a Pellet da 8 kw ma solo per una stanza dove lavoro e non riuscivo a a comprarne una che avevo predisposto di metterla a inserto
Visto i costi e i pochi kw di stufe a Pellet a inserto non so più che mettere in quel buco che ho lasciato per la stufa.avevo anche predisposto due canalizzazioni dirette a camera da letto e andito che si trova dietro a dove andrebbe l inserto.
Cosa mi consigliate di fare?ho già un impianto fotovoltaico da 6kw che in intero non produce gran che.grazie aspetto notizie
Ciao Marcello, io ho una casa di 250 mq circa su 3 livelli + mansarda, per un volume di 620 mc circa. La coibentazione è discreta, anche se non è stato realizzato il cappotto ma ho degli ottimi infissi e tetto in legno ben coibentato con camera d’aria e nella zona di Cagliari in inverno la temperatura varia tra gli 8 e i 15 gradi mediamente. Ho fatto realizzare un impianto tradizionale a termosifoni a colonna ma con caldaia a pellet da 24 kW con rendimento 0,92, che scalda anche l’acqua sanitaria su un boyler da 200 lt. Nei mesi invernali tenendo accesa la caldaia per 10 – 12 ore al giorno raggiungo al massimo 25 – 30 kg di consumi giornalieri. In pratica scaldo tutta la casa (250 mq) e anche l’acqua sanitaria con una spesa annua che varia dagli 800 a 1000 euro Pertanto non trovo riscontro coi dati che indichi tu riguardo al pellet. Per il carico con la mia macchina (un SUV) riesco a portare 20 – 22 sacchi di pellet alla volta che immagazzino in un vano che ho predisposto vicino alla caldaia, dove posso stipare anche 1,5 mc di pellet. Riguardo allo scarico dei sacchi, per qualcuno può essere vista come una scocciatura e una fatica ma io sostengo che un pò di movimento non ha mai fatto male a nessuno. La cenere che è finissima e pulita la uso come concime nel giardino o la smaltisco con l’umido (1 sacchetto da 3-4 kg alla settimana), dopo che faccio la pulizia della caldaia, 20 – 30 minuti settimanali. La centralina della caldaia ha un’infinità di funzioni e consente anche l’avviamento in remoto dal cellulare e il controllo della temperatura interna con un sistema che permette di ottimizzare i consumi. Concludo dicendo che uno dei motivi per cui ho abortito la soluzione della pompa di calore per riscaldare era il fatto che per una casa della mia cubatura avrei dovuto far installare un contatore di energia da 15 kW trifase+neutro, con costi fissi abbastanza elevati e una complicazione di impianto non indifferente per una abitazione. P.S. la caldaia è costata meno di 3.000 euri e ho una detrazione del 55% in dieci anni. Buon lavoro. Michele
Gabriele, chiamami al cellulare che ne parliamo.
Ciao e buona giornata,
Marcello Contu
Ciao Michele!
Io non trovo riscontro dai tuoi dati: se sei vicino a Cagliari, in zona climatica C, puoi accendere 136 giorni all’anno.
Significa che 2 sacchetti x 136 giorni = 272 sacchi, quindi o accendi meno giorni di quanto previsto per la tua zona climatica oppure paghi il pellet 900 euro/272 sacchi = 3,30 € a sacco, mentre i prezzi che vedo sul mercato sono tra i 5 e i 6 euro a sacco.
Aggiungo anche che 272 sacchi x 15 kg = 4.080 kg che significa che fai movimentare alla tua macchina e alla tua schiena quasi 41 quintali di pellet all’anno… contento tu!
Altra cosa: per una casa delle tue dimensioni, anche con un predimensionamento veloce, ti avrei installato una macchina monofase, con assorbimento di picco pari a 3,75 kW.
Questo significa che, in una casa dignitosamente coibentata, non superi i 2 kw elettrici di potenza per il mantenimento. Tradotto, con noi te la saresti cavata con un contatore monofase da 6 kW.
Il perché di questa differenza, sta nel fatto che, a differenza dei concorrenti dimensioniamo le nostre soluzioni, e ti vendiamo esattamente quello che è più adatto alle esigenze della tua famiglia e della tua casa, non fondi di magazzino.
Grazie del commento e buon lavoro anche a te!
Grande Marcello!
Da totale ignorante in materia (io), mi ritrovo con un mondo di utili informazioni in più.
Grazie mille!
Grazie Ale per il commento.
Per qualunque cosa, sai dove trovarmi!
Buona sera Marcello
Ho letto le sue considerazioni sull’eventuale installazione del sistema a pellet. Devo dire che nella sua analisi no ha tenuto in considerazione la classe energetica di un edificio, il quale più è alta la classe è meno ha bisogno di energia per poter mantenere una temperatura ideale al suo interno.
Deve sapere che oggi non è possibile progettare un edificio che abbia una classe energetica inferiore alla”C” quindi se si parla di un appartamento che ha bisogno di avere il riscaldamento acceso per ben 12 ore devo dedurre che ha una classe energetica “G” o anche inferiore. Un edificio con questa classe energetica non è in grado di trattenere il calore prodotto all’interno dello stesso trasmittando all’esterno, o viceversa nel periodo estivo il calore trasmitta dall’ esterno all’ interno obbligando il conduttore a tenere in funzione il climatizzatore o la stufa piuttosto che il camino.
Avendo esperienza nel settore delle costruzioni volevo farle notare che la classe energetica di un edificio è molto importante, sia che sia riscaldata a gas, pellet, legna, carbone, o in modalità elettrica, perche non permette alla temperatura interna di essere condizionata da fattori esterni, o meglio non in modo repentino, mantenendo una temperatura ideale per molto tempo.
Detto questo Le dico che io mi sono dotato di un edificio classe A+ con una trasmittanza bassissima per cui ho la necessità di avere il riscaldamento acceso solo per 4 ore al giorno, cioe 4 ore su 24, riscaldando una superficie di 140 mq con una spesa che si aggira ai 3,50 euro giornalieri. Premetto che ho una stufa a pellet idro, cioe che riscalda con i radiatori di alluminio ( non che Lei no sappia cosa vuol dire idro , ma per qualche utente che legge questa conversazione) e mi produce anche l’acqua calda sanitaria e la temperatura media all’ inetrno dell’edificio è di 23 gardi tutto l’inverno. Io per scrupolo mi sono appuntato tutte le vote che ho comprato il pellet per avere un idea della spesa necessaria al riscaldamento dell’edificio durante tutta la stagione invernale ( Io mi trovo in Sardegna ,zona climatica “C” dove la temperatura di partenza per il riscaldamento inizia bene o male a Novembre, e termina a fine Marzo primi di Aprile) registrandomi questi dati:
Acquistato 95 sacchetti di pellet, di varie marche, per un totale di 519,55 euro , costo medio al sacchetto 5,46 euro. I giorni riscaldati con questo sistema sono circa 152, da Novembre a fine Marzo, quindi si ha 519,55€ / 152gg = 3,418 euro gg.
Premetto che in Sardegna il gas costa in media 0,89 euro al litro piu le tasse quindi molto più dispendioso del pellet, idem come sopra per la legna che costa 17 euro al q.le piu tutta la scocciatura che ne deriva.
Come vede sono riuscito a dimostrarle che non importa quale fonte di calore si utilizzi per climatizzare un appartamento, ma quali caratteristiche energetiche deve avere per non essere dispendioso.
A sua disposizione per ulteriori chiarimenti cordialmente saluto. Mauro Mancosu, e-mail [email protected]
Io ho una casa di 120 mq (casa campidanese ristrutturata, ma con i muri ancora in ladiri). Ho un bimbo piccolo e capirai che ho la necessità di riscaldarla tutto il giorno. Eppure mi basta un sacco di pellet al giorno senza nessun altro supporto di riscaldamento se non una stufa in bagno che accendo all’occorrenza. Non mi devo preoccupare neanche del trasporto del pellet, perché ho il fornitore che la porta e la scarica direttamente a casa gratuitamente (è anche vero che non so se tutti hanno questa fortuna), perciò non riscontro questo grande dispendio di soldi ed energie…
Buongiorno Mauro!
Quello che tu dici è sacrosanto: tutti sappiamo che la migliore energia è quella che riusciamo a non consumare.
E’ anche lodevole e fuori dal comune il monitoraggio che tu hai svolto sui tuoi consumi.
Vorrei però farti notare che ho scelto come target per il mio blog NON i tecnici ma gli utenti finali.
Se io scrivessi direttamente come mi viene, creerei degli articoli in “ingegnerese” assolutamente incomprensibili e noiosi per i “non tecnici”!
Infatti solo noi abbiamo il gusto dei numeri e delle statistiche e, quando esponiamo un argomento, ci sembra di rubare se non diciamo tutto tutto.
Chi come me ha deciso un taglio più divulgativo, deve necessariamente semplificare semplificare semplificare.
Questo lo faccio rileggendo più volte quello che ho scritto e, quando mi sembra che un bambino di otto anni avrebbe difficoltà di comprensione, semplifico ancora.
Non perché i lettori non siano intelligenti, ma perché magari leggono la sera, dopo una giornata di lavoro e di fatica, per cui non hanno voglia di leggere trattati di termo-tecnica.
Detto questo, ti ringrazio molto per il tuo autorevole commento e ti invito a riguardare i post del blog o le cose che scrivo su Facebook, con questi “occhiali nuovi”! 😉
Ciao Simona e grazie per il tuo commento!
I ragionamenti fatti nell’articolo vanno nella direzione di dare il massimo benessere anche a chi, come me, non ha voglia di trasportare e stoccare il pellet, problema che tu hai risolto col tuo fornitore.
In realtà credo che il tuo fornitore non venga a casa a fare la pulizia quotidiana alla stufa, né credo che una semplice stufa riesce a farti avere una temperatura omogenea in tutte le stanze.
Ritengo molto bello essere tutti diversi, quindi se tu sei contenta per come stai a casa, io lo sono doppiamente per te.
Grazie di nuovo e a presto!
Ciao Marcello, ho letto l’articolo con interesse, mi serve un tuo consiglio in quanto sto progettando la mia casa che costruirò nella provincia di Cagliari, ho già in mente di utilizzare le più moderne tecnologie. L’illuminazione sarà totalmente a led in bassa tensione e corrente continua, fotovoltaico , caldaia solare, irraggiamento delle zone buie come ad esempio la cantina con riflessione del sole attraverso fibra ottica e/o specchi. Ho già la cantina costruita e c’è già un pozzo generosissimo per 365 giorni all’anno . per il riscaldamento / condizionamento sarei orientato su un impianto a pavimento magari utilizzando l’acqua prelevata dal pozzo perché essendo pressoché sempre attorno ai 20°C estate e inverno nei periodi con temperature estreme l’impianto parte con un vantaggio di circa 10° rispetto alla temperatura ambiente. Sono inoltre abbastanza attirato dai sistemi con termocamino.
Mi è piaciuto l’articolo, oltre che per il pellet soprattutto per la legna. Bisognerebbe solo valutare il costo del gas, qui a La Maddalena dovendo usare il bombolone il primo problema è già dove metterlo e poi il costo del gas che è maggiorato rispetto al resto della Sardegna. Io personalmente ho e consiglio le pompe di calore. Tanti dicono: “ma mandano aria fredda”, io gli rispondo: “ma tienile accese, non puoi pretendere che come d’estate accendi un attimo e subito hai l’acqua calda”. Se proprio uno vuol mettere i termossifoni consiglio il gasolio che facendoselo portare apposta da riscaldamento costa meno che al distributore.
E chi non ha il gas di città…??
Ciao Emiliano.
Chi non ha il gas di città può valutare una soluzione ad alta efficienza, alimentata dall’elettricità.
Se però non mi parli di qualcosa di concreto, non posso darti suggerimenti su quella che può essere la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
Ciao ciao,
Marcello
Ciao Massimo,
concordo con quasi tutto il commento, ossia tranne che per l’idea del gasolio che, secondo la mia esperienza, è una soluzione ormai fuori dal tempo per molti motivi: economico, ambientale, di benessere.
Per il resto le tantissime soluzioni in pompa di calore riescono a soddisfare praticamente tutte le esigenze!
Ciao ciao,
Marcello
Ciao Paolo e complimenti per le idee che stai mettendo nella tua nuova casa.
Molto interessante, in particolare, l’utilizzo di specchi e fibra ottica per consentire alla luce solare di raggiungere le zone più buie.
Per quanto riguarda la parte climatizzazione, non posso che concordare sulla soluzione radiante a pavimento: cliccando qui
https://iltuoamicoimpiantista.com/?s=radiante
puoi leggere un po’ di articoli che ho scritto su questo argomento.
Avendo l’acqua di falda si può fare un ragionamento con una pompa di calore geotermica, ma non è una cosa che può essere valutata con leggerezza.
Per la parte termocamino invece, rimangono le perplessità che ho già indicato nell’articolo.
Se comunque pensi di aver bisogno di una nostra SOLUZIONE PERSONALIZZATA sulla base delle tue esigenze, ti suggerisco di leggere quanto ho scritto alla pagina
https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
e di compilare il modulo che trovi alla fine della stessa.
Ti arriverà un questionario sulla email che hai indicato: compilalo perché contiene tutte le informazioni per me indispensabili per poterti dare una consulenza seria.
Se per caso non ti arriva in qualche minuto controlla che non sia finito in Spam.
Entro 24 ore ti ricontatterò direttamente io al numero che mi avrai indicato.
Ciao ciao!
Marcello
Ciao a tutti . Devo dire che l articolo è incompleto perchè non parli assolutamente dei rendimenti . Una stufa a pellet ha un rendimento che al max si avvicina all unità ..una pompa di calore di ultima generazione puo avere rendimenti vicini al 4 ..ovvero 1 kw consumato 4 kw termici prodotti …
Buongiorno Maurizio!
Quello che tu dici sui rendimenti è corretto, a parte che non installo più da tanto pompe di calore con rendimento medio stagionale sotto il 4.
Ti faccio però notare che il target del mio blog NON sono i tecnici ma gli utenti finali, per cui è doveroso per me adottare un taglio più divulgativo.
Qualcosa non è stato detto? Certamente tante cose.
Per questo, se ti va, puoi mandarmi le tue riflessioni e, se non scritte troppo in “tecnichese” e se interessanti per il mio pubblico, le pubblicherò!
Per ora grazie e a presto!
Ciao Marcello, premesso che apprezzo il tuo impegno nell’informare il cliente e la tua politica di lavoro che mi sembra si basi sulla cultura tecnica e non sul pressapochismo che spesso troviamo (ahimè bisogna dirlo) tra molti artigiani e professionisti di vari settori. Questo per chiarire che non è mia intenzione fare polemica e che ritengo utile qualsiasi confronto tra chi ha avuto esperienze diverse in uno stesso settore.
Detto questo vorrei precisare che mi sono espresso male ma l’indicazione dei consumi di pellet di 1,5 – 2 sacchi al giorno era riferita al consumo massimo che ho riscontrato nei periodi di freddo intenso in cui accendo la caldaia anche fino a circa 12 ore in un giorno. Tali condizioni si verificano generalmente tra fine dicembre e fine gennaio (i giorni della merla…), per il resto sappiamo che nella zona di Cagliari il clima è abbastanza mite (come hai detto tu è una zona C), infatti all’infuori dei periodi suddetti mediamente il consumo giornaliero è di circa 15-20 kg. Pertanto, considerando i 136 giorni di accensione della caldaia avremo al massimo (20 x 136 = 2720 kg di pellet). Il costo medio di acquisto del pellet nella zona di Cagliari è intorno ai 5 euro a sacchetto da 15 kg (ho comprato l’altro giorno l’abete canadese certificato A1 DIN Plus a 4,50) , perciò il prezzo al Kg è di 0,33, considerando i 2720 kg arriviamo a 906,00 euro totali annui. Come riscontro ho il contatore dei consumi della centralina della caldaia, che per la stagione scorsa indicava circa 2500 kg, perciò anche qualcosa in meno. Questo consumo considera anche l’acqua sanitaria, che in un immobile da 250 mq con 4 bagni (a uso anche di adolescenti) puoi immaginare quanto può incidere.
Inoltre, se mi permetti un commento riguardo al dimensionamento di una pompa di calore in una casa indipendente di 620 mc per la quale dici che sarebbero sufficienti 2 kW elettrici, anche considerando un COP pari a 3 si otterrebbero 6 kW termici, ben lontani dai 22-24 che ha ottenuto l’ingegnere (specializzato in termotecnica) che mi ha dimensionato l’impianto di riscaldamento, prevedendo tra l’altro 19 termosifoni in tutta la casa.
Certo, le valutazioni che hanno portato alla scelta della caldaia a pellet piuttosto che la pompa di calore sono state fatte nel 2005 e c’è stata un’evoluzione tecnologica da allora a oggi ma per tutte le valutazioni che si possono fare io non sostituirei mai il pellet con l’energia elettrica per riscaldare, salvo fare un certo investimento sul fotovoltaico, se si ha una superficie sufficientemente ampia e ben esposta, ma lì bisogna fare altri conti. Infine c’è da considerare che adesso il prezzo del petrolio è molto basso e finché avremo un’incidenza così bassa sulla produzione di energia elettrica di energie alternative, dal petrolio dipenderà in gran parte il costo dell’energia elettrica.
P.S. riguardo al trasporto del pellet, se uno non è “sportivo” come me può pagare 25/30 euro a pedana (72 sacchi) e glielo portano a casa… Buon lavoro nuovamente. Michele
Ciao Marcello, mi piace molto il modo in cui cerchi soluzioni adatte alle varie tipologie di abitazioni.
Abbiamo una cascina a Milano, con grossi problemi di coibentazione ed infissi molto vecchi che per il momento non possiamo sostituire per questione di costi. Stiamo cercando di sistemare pian pianino ed abbiamo grossi dubbi su quale possa essere il miglior sistema di riscaldamento adatto alle nostre esigenze. Abbiamo una casa suddivisa in 2 appartamenti da 130mq circa l’uno, ci domandavamo se fosse piu’ opportuno un impianto a pompa di calore oppure se fosse meglio installare una caldaia a condensazione ad alta efficienza (“4 stelle”), come valutavi nel tuo articolo.
Il tuo aiuto ed i tuoi consigli sarebbero per noi preziosissimi per trovare la soluzione piu’ adatta alle nostre esigenze.
Potresti darci una mano a trovare la soluzione giusta? E se si’ in quale modo? Grazie infinite e complimenti per i tuoi articoli. Erika
Ciao Erika, sono lieto che ti piaccia il nostro modo di cercare le soluzioni più adatte a ciascuna famiglia e alla sua abitazione.
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Ti arriverà un questionario sulla email che hai indicato: compilalo perché contiene tutte le informazioni per me indispensabili per poterti dare una consulenza seria.
Se per caso non ti arriva entro qualche minuto, controlla che non sia finito in Spam.
Entro 24 ore ti ricontatterò direttamente io al numero che mi avrai indicato.
Ciao ciao!
Marcello
Salve, come e’ possibile contattarla per dei consigli specifici sul mio nuovo appartamento? Saluti.
Ciao Maurizio!
Se ti va che studiamo una nostra SOLUZIONE PERSONALIZZATA per il tuo nuovo appartamento, ti suggerisco di leggere quanto ho scritto alla pagina
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e di compilare il modulo che trovi alla fine della stessa.
Ti arriverà un questionario sulla email che hai indicato: compilalo perché contiene tutte le informazioni per me indispensabili per poterti dare una consulenza seria.
Se per caso non ti arriva entro qualche minuto, controlla che non sia finito in Spam.
Entro 24 ore ti ricontatterò direttamente io al numero che mi avrai indicato.
Ciao ciao!
Marcello
Ciao Marcello, complimenti per l’impegno che metti in questa tua attivitá.
Scrivo per chiederti dei consigli sulla mia situazione. L’appartamento dove vivo è abbastanza piccolo, circa 60mq e di recente costruzione (2009) riscaldamento a metano. Le bollette del gas si aggirano mediamente sulle 100 euro al mese, non sono altissime ma in realtá è perchè non accendiamo moltissimo i radiatori, per paura di spendere troppo (le nostre finanze non ce lo permetterebbero). Capirai che facendo cosí siamo costretti a patire un pó il freddo, cosa che vorremmo evitare se possibile.
Abbiamo nel salone gli attacchi per mettere un impianto idro alternativo ma non lo abbiamo mai fatto per il timore di trovarci in una situazione poco pratica e forse più dispendiosa.
Trattandosi di un piccolo appartamento con salone di 35mq + camera, cameretta e bagno su un unico piano, forse potrebbe bastare una stufa ad aria canalizzata? Temo peró che i consumi non siano molto minori perché 2 sacchetti ogni 3 giorni sono sempre un centinaio di euro al mese senza acqua sanitaria e gas per cucinare. Certamente, peró ci scalderemmo di più.
Non sappiamo cosa fare. Hai delle dritte da darci? Grazie
Buongiorno Marcello.
è chiaro che non posso rivolgermi a Lei se non per dei consigli, vista la premessa alla precompilazione del modulo nella sezione contatti. L’unico parametro che posso rispettare è l’essere proprietario dell’immobile. Posso inoltrare per dei preziosi consigli o la reputa una perdita di tempo? grazie e buon lavoro.
andrea
Salve in ogni caso se vuoi caldo vero ci vuole Pellet o legna o gasolio il resto lascia perdere.perdere. non sto li a dirvi il perché ma dovreste già capire. La maggior parte delle case qualche spiffero c’è non tutte sono isolate poi i capotti nei posti umidi vedete dopo qualche anno le case fanno umidità il Pellet a il suo sistema di carica nessun problema il gasolio va da solo si fa il pieno e va a legna c’è anche li il suo sistema che carica il fabbisogno. Ora ti lasciò immaginare che consumi avresti con pompa di calore auguri…..a chi ci crede provare per credere pensa un clima il consumo fai inverso in inverno poi mi dirai
Ciao Andrea, grazie per il contatto.
Intanto complimenti per esserti messo a leggere quello che ho scritto nella pagina dei contatti: non tutti hanno la pazienza di soffermarsi.
Se mi scrivi quali sono le tue problematiche, posso provare a darti una mano!
Grazie e a presto,
Marcello
Ciao Mirko, son lieto che ti piaccia il nostro lavoro qui sul blog.
Per quello che mi hai scritto, ti suggerisco vivamente di non fare nessun investimento, prima di aver applicato i suggerimenti che do nella mia prima guida gratuita.
La trovi al link https://iltuoamicoimpiantista.com/guida-gratuita-3/
Fammi poi sapere come andrà!
A presto,
Marcello
sarai pure bravo ma giri troppo intorno al problema saluti rosario
Rosario, grazie per il feedback.
A me non sembra di girare intorno, ma di dire le cose come stanno.
Se poi non si legge tutto quello che ho scritto ma solo a righe alterne, diventa difficile capire…
Ciao ciao,
Marcello
Ciao ragazzi, per me la soluzione ottimale è stata usare pompe di calore. Con la classe a+++ consumano 800 watt ora, con tariffa D1 siamo 21 centesimi ora. Scalda 50mq. Silenziosa, non secca la, aria e d’estate rinfresca. Costo è di 1500 con super incentivi. Meglio di così..
Non so in Sardegna ma in Umbria il Gpl per la mia caldaia a condensazione lo pago , a 30 gg tramite RID bancario, sui € 3 mc iva compresa. I miei vicini di casa il pellet buona qualità certificato non tossico, per carichi di 10-15 q.li lo paga € 4,50 più Iva a sacchetto. Pagamento alla consegna per consumi futuri e pulizia della caldaia e/o della stufa costante. Perlomeno 5/6 volte a stagione. Insomma se l’Iva del pellet tornerà, come promesso con la legge di stabilità qualcosina si tornerà a risparmiare, anche se non sono convinto che il gioco valga la candela
Ciao Marcello, trovo il tuo blog molto stimolante e pieno di informazioni. Ma andiamo al mio caso: casa bicentenaria ristrutturate su due livelli, infissi di ottima qualità, coibentazione sull’ 80% dei muri interni. Superficie totale 280mq, totalmente con impianto a pavimento di cui 90mq rivestito con parquet (ahime) e la restante parte con pavimento tradizionale.
Fonte di riscaldamento una caldaia a pellet Tatano da 60 kilocalorie (centrale termica autorizzata), puffer da 500 lt doppia serpentina e bollitore acs 200 lt con integrazione solare termico. In aggiunta riscaldo il bollitore con termocamino a legna.
Abito in montagna, sui Nebrodi in Sicilia, con inverno rigido (spesso anche sottozero).
Andiamo alle spese di riscaldamento: 600 sacchetti pelletX 5€=3000€ circa
legna per termocamino 1000€ circa.
Considerando che avvio l’impianto a novembre e lo spengo ad aprile possiamo considerare sei mesi di utilizzo per una spesa media 660€/mese. (in estate il solare termico mi fornisce quasi tutta l’acqua cada che mi serve)
Sto meditando di passare ad una caldaia a metano perchè tutti gli aspetti pratici di gestione
mi cominciano a pesare e rinuncerei volentieri a questo esercizio fisico.
Che mi consigli? Passando a una caldaia a metano posso contare su un effettivo risparmio economico oltre che fisico?
Ciao e grazie per la risposta.
Ciao Marcello, l’articolo e il blog che scrivi vanno nella direzione che ho sempre pensato anche io ma, adesso che mi sto costruendo casa (circa 270mq su due livelli), mia moglie mi sta facendo ricredere sull’utilizzo di un riscaldamento con termocamino idrico a legna/pellet.
In questo modo, dice, potremmo abbinare il riscaldamento a pavimento (su tutta la casa) al beneficio della fonte di calore per radiazione diretta in soggiorno/cucina dov’è presente il termocamino.
Non si fida infatti del calore che può dare il solo impianto a pannelli radianti abbinato ad una caldaia a condensazione a metano.
A questo le rispondo che basterebbe aumentare le temperature interne (magari impostare 21°C invece di 20°C) ma allora mi chiedo, con temperature interne più elevate il ragionamento fatto è il medesimo? Si continua a risparmiare col gas? Oppure c’è un limite per cui la fonte di calore diretta viene in aiuto?
Ti ringrazio.
DCon una caldaia a condensazione ad alta efficienza (“4 stelle”), alimentata ad “aria propanata” (e si, qua in Sardegna ancora il metano non si vede…) e comandata da una regolazione elettronica di ultima generazione (che adegua la temperatura di mandata dell’acqua calda verso i radiatori alle variazioni della temperatura esterna), è assolutamente normale avere un consumo complessivo di 5-7 euro al giorno e l’unica complicazione sarà dover pagare una bolletta.
OOPS… in questo caso tenendo l’impianto acceso 24 ore al giorno!
Da come posso capire dal messaggio con una caldaia del genere in 24 ore spendo 7 euro giusto?
Ciao Massimo,
se la tua casa ha le caratteristiche della casa presa come esempio da noi SI.
In caso contrario NO.
Se mi descrivi casa tua, compreso qualche dettaglio su muri, finestre, tetto ecc. magari proviamo a farci un’idea più precisa.
Ciao e grazie del commento!
Ciao Marcello,
Ho una casa su tre piani di circa 50 mq a piano,impianto di termosifoni con caldaia a metano che tengo accesa non più di 4h al giorno e ho una spesa di circa 900-1000 euro/anno ,casa discretamente coibentata. Viviamo per lo più nel piano cantinato dove c’è la cucina e il calore è abbastanza sufficente ma al piano terra e soprattutto al piano superiore c’è abbastanza freddo e umidità.
La mia idea è quella di integrare con una stufa a pellet da mettere o al piano terra o in corridoio del piano superiore per riscaldare le camere da letto.
Che ne pensi?
Ah nel cantinato i termosifoni li ho chiusi serve a qualcosa?
Grazie
Massimiliano
Nulla da dire sul fatto che in un confronto pellet/legna e gas (gpl o aria propanata o metano) vada considerato lo “stress” ed il lavoro “dietro le quinte”…ma le cifre denunciate sono nettamente falsate.
Dire che 7 euro di “aria propanata” bastano in sostituzione di 3×15=45 kg. di pellet è mentire con i numeri.
Pur ipotizzando una irrealistica differenza di rendimento tra caldaia a pellet ed una a condensazione (80% contro 100%):
Pellet costo al sacco da kg. 15 Euro 5,00 (si trovano anche a 4,00) resa 4,9 Kwh/Kg
GPL costo al Kg. Euro 1,45 (molto variabile in funzione del fornitore) resa 12,8 Kwh/Kg
Aria Propanata (Gas Città) valori di costo e di resa dimezzati rispetto al GPL.
Se si usano 45 Kg. di Pellet (con rendimento 80%) si dovranno usare 45×4.9×80%/12,8=13,7Kg di GPL (su caldaia con rendimento 100%) il che significa 20 Euro (e non 7) di Gas (indifferente se GPL o Propano) contro i 15 Euro spesi per il Pellet.
Ciao, necessito di un chiarimento. Voglio installare una stufa a pellet non canalizzata per riscaldare uno stanzone. Pensavo di installare la stufa in un angolo dove passa la canna fumaria in cemento della caldaia gasa sottostante. Ti chiedo se la mia idea è legale: canalizzare lo scarico fumi della caldaia con un tubo flessibile in acciaio e fare lo stesso con la stufa cosi da avere i 2 scarichi nella stessa canna fumaria ma divisi in 2 tubazioni distinte….che ne dici?grazie
Ciao Riccardo,
prima che della normativa dovresti preoccuparti della tua vita: quello che vuoi fare potrebbe portare monossido di carbonio nella stanza dove installerai la stufa a pellet, proprio attraverso la stufa stessa (che non è stagna).
La stessa cosa vale per tutti quelli, e ne ho visti tanti, che collegano lo scarico della stufa a pellet a canne fumarie condominiali.
Ciao e a presto!
Marcello
Ciao volevo un consiglio per impianto di riscaldamento e acs da installare in provincia di Pisa in campagna, altitudine trascurabile. Casale di mq. 300 circa su due livelli attualmente riscaldato con radiatori classici e caldaie a gpl. La mia idea era eliminare il gpl e utilizzare con stesso impianto a radiatori pompe di calore rotex hpsu hitemp con accumulatore acqua calda da 500 lt. (4 adulti e un bambino).
Avrei pensato inoltre di installare fotovoltaico sul tetto (ampia e buona esposizione tutto il giorno) per tagliare costo tariffa energia elettrica ed utilizzare i nuovi accumulatori di energia da 10kw della Tesla che saranno distribuiti in Italia a partire dal 2016. Inoltre sostituire i piani cottura delle due cucine con piano elettrici di nuova generazione. Che ne pensi ? Hai altri suggerimenti da potermi dare ?
Grazie, saluti.
Ciao, sto trovando molto interessanti i tuoi consigli però il mio problema sarebbe leggermente diverso. Stiamo infatti decidendo di ristrutturare una casa dove andare ad abitare tra un anno e mezzo. È una casa degli anni 60, utilizza per il momento una caldaia a metano cambiata all’incirca 6/7 anni fa con normali termosifoni. L’idea è però di aprire buona parte della parte giorno creando una sorta di open space (sala da 35mq collegata alla cucina da 16mq e studietto da 10mq tramite grandi aperture di 2,3m invece che porte). L’idea era di mantenere l’impianto così com’è e abbinargli in sala una stufa a pellet (l’idea di avere una fiamma in sala comunque ci piace all’occhio). Dici che in queste condizioni la stufa però riuscirebbe a scaldare anche tenendo chiusi i termosifoni? Tu cosa faresti?
Grazie in anticipo
Ciao Mirco!
Puoi considerare la stufa a pellet per l’aspetto estetico del poter vedere la fiamma, ma non affiderei mai a lei il compito di riscaldare casa tua (seppure in parte). Negli articoli trovi scritto perché…
Magari valuta la sostituzione della caldaia a metano con una a condensazione, in modo da ottimizzare i consumi.
A presto,
Marcello
L’ariticolo che hai scritto è proprio assurdo!
Con una moderna stufa “idro” a pellet utilizzeremo non meno di 3 sacchi (da 15 kg) di pellet??
Ma che stai dicendo?
Io ho un appartamento di 200Mq un sacchetto di pellet dura quasi 10 ore e sto parlando di studa da ben 27Kw.
Sono tanti i fattori …pellet in uso, potenza e robe varie….
Ma per favore..
Ciao Marcello,
premesso che vivo in una casa di campagna, dove non arriva il metano, sono stato costretto a valutare sistemi alternativi al GPL.
Ho optato per una caldaia a pellet per il riscaldamento a pavimento, con la quale non riesco a fare l’acqua calda sanitari poichè è colegata direttamente al riscaldamento e non posso usarla ad alta temperatura.
Pe l’acqua calda uso caldaia a condensazione con bombolone gpl, che all’occorrenza posso usare anche per il riscaldamento.
Nei mesi che lo permettono (circa 5 / 6 all’anno) produco acqua calda con il solare termico con accumulo da 150 litri.
Inoltre ho installato fotovoltaico da 6 kw.
Non mi lamento per i consumi del pellet che si aggirano intorno ai 2 sacchi al giorno di media, calcolando che vivo ad un’altitudine di 1.000 metri e che la casa è di circa 200 mq., ma mi chiedo se posso in qualche modo ottimizzare i costi, magari combinando con il fotovoltaico che ha una produzione esagerata per i miei consumi (10.000 Kw all’anno a fronte di un consumo di 3.000 all’anno), avendo realizzato tutto a led (anche illuminazione esterna) ed elettrodomestici a basso consumo.
Cosa ne pensi. Grazie.
ciao, abito vicino a MILANO ho una idrostufa a pellet e consumo, quando fa molto freddo, poco più di 2 sacchi al giorno per 100 m2 circa di casa. come è possibile che a NUORO si possano consumare 3 sacchi al giorno??! il pellet di qualità alta varia da 4,50 a 5 e a volte te lo portano a casa anche gratis acquistando un bancale, ma ovviamente si può spendere anche meno. e a parte tutte le altre cose che preferisco non commentare.
la domanda è: per consigliare un tipo di impianto (che non metto in dubbio che funzioni benissimo) è proprio necessario inventarsi assurdità su gli altri? io preferirei un venditore che mi parlasse bene di un prodotto, non male di un altro..
Ciao Andrea!
Rispondo brevemente al tuo messaggio, dicendoti che non devo convincerti di nulla.
Questo per il semplice motivo che nell’articolo racconto un’esperienza reale e non una storia inventata.
Ho anche dato alcuni dettagli su come è stato svolto il test, ovviamente evitando di scendere troppo nel dettaglio per non diventare noioso.
Se sei contento del tuo sistema a pellet, ne sono molto lieto.
Se non ti piace come parlo delle cose che vedo tutti i giorni, sei libero di non leggermi più.
Ciao ciao,
Marcello
Ciao Daniele!
Dato il tuo impianto a pavimento e che il tuo impianto fotovoltaico produce energia elettrica in eccesso, la scelta è semplicissima: pompa di calore aria-acqua.
Se ti serve qualche suggerimento più nel dettaglio, scrivimi pure in privato, sulla mia email marcello [at] iltuoamicoimpiantista.com oppure come messaggio Facebook.
Grazie e a presto!
Marcello
Gentili tutti,
Genti le Sig.Marcello,
sono un ingegnere ed ho letto un po di commenti in questo forum che mi hanno stupito molto. Non mi addentro nelle specifiche impiantistiche, in quanto da valutare caso per caso, ma ritengo che per poter fornire consigli validi dovreste riferirvi ad un valido tecnico ( termotecnico abilitato ) e non ad semplice impiantista. I calcoli sul rendimento energetico e sull’impiantistica interna non sono sicuramente alla portata di un semplice impiantista ( che al massimo “installa” gli impianti ed e’ pratico di montaggi ma non di progettazione che non gli compete ).
Potremmo sapere Sig.Marcello qual’è la sua qualifica professionale ed a quale albo/ordine professionale e’ iscritto?
Ciao Gianni!
Ho letto con interesse il tuo commento, che mi ha fatto sorridere per una serie di motivi:
– ostenti un SIG. nel rivolgerti a me, quasi per far spiccare maggiormente il tuo ING. da ingegnere
– nella tua mente “ritieni” che io da “semplice impiantista”, non possa permettermi di dare suggerimenti senza rivolgermi a un tecnico valido
Eppure non sai chi sono realmente.
E non hai neppure cercato informazioni.
Alla faccia del presunto essere analitici dei tecnici.
Ora provo a spiegarti alcune cose:
– il fatto che sul mio blog utilizzo un tono colloquiale e che evito di “ammorbare” la gente con dettagli troppo tecnici, non significa che hai davanti un “coglionazzo”
– idem se noti dei tempi verbali che ti stonano: nella vita quotidiana uso congiuntivo e condizionale ma credo che appesantiscano inutilmente la lettura
In merito alla mia preparazione, la divido in due parti:
– quella Universitaria, fatta di Fisica Tecnica, Impianti Tecnici Civili (che è il mio settore di riferimento), e qualche altra amenità
– quella Sul Campo: corsi progettisti, corsi installatori e corsi per diventare centro assistenza dei marchi che trattiamo.
E si, non sono il solito TECNICO SOLO TEORICO che si sente importante quando parla della prevalenza dei circolatori o dei poteri calorifici dei combustibili.
Lavoro così:
– quotidianamente analizzo le esigenze delle persone, relativamente al riscaldamento di casa loro
– dimensiono e installo la soluzione più giusta per loro
– quello che installo ha 5 anni di manutenzioni ordinarie comprese
– comprende anche 5 anni di garanzia su qualunque guasto, dato che siamo Centro Assistenza dei marchi che installiamo
– In questo periodo di relazione col cliente tengo monitorati i consumi
– questo per trovare con loro la migliore soluzione possibile per conciliare benessere in casa e esborso economico
Ora qualche domanda, caro ING.:
– TU quanti impianti di riscaldamento hai dimensionato?
– TU, prima di fare il dimensionamento, cerchi di capire cosa vogliono e li assisti nella scelta?
– TU, usi impianti con diversa inerzia termica a seconda del tipo di abitudini dei tuoi clienti?
– TU quanti impianti di riscaldamento hai seguito nell’esecuzione?
– TU conosci i risultati reali per le persone degli impianti che hai dimensionato per loro?
– TU sai se sono contenti del tuo lavoro, che consumi hanno, se vogliono migliorare la loro situazione?
In questi anni ho fatto centinaia di sopralluoghi e installazioni, nei contesti più vari, e mi sono accorto che le persone hanno più bisogno di tecnici che sono sul campo tutti i giorni, capaci di prendere in mano un cacciavite o usare un analizzatore di combustione, piuttosto che solo teorici che hanno difficoltà a uscire dal loro studio perché in cantiere ci si può impolverare.
Spero di averti dato qualche spunto di riflessione.
P.S. Se nei miei articoli, scritti con tono divulgativo e non tecnico, hai trovato qualche imprecisione dal punto di vista tecnico, ti chiedo cortesemente di farmelo sapere.
P.P.S. Sono iscritto all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Nuoro dal 2002… E si, purtroppo si invecchia…
Ri-ciao.
ciao da me non arriva il metano, devo riscaldare una casa singola ad un piano di 140 mq ,mi conviene mettere il bombolone interrato a gpl con caldaia a condensazione ? o ci sono altre soluzioni ?
Ciao, noi in casa abbiamo dei termocovettori a gas degli anni 70 (tutti perfettamente funzionanti) la casa è isolata abbastanza bene e su 2 piani da 50 metri l’uno. Per l’acqua calda abbiamo fatto un bolier elettrico, perché in futuro vogliamo montare impianto fotovoltaico e pompa di calore per scaldare e raffrescare. In casa avevamo un camino, l’abbiamo buttato giù e sistemato al suo posto una stufa in ghisa di 220 kg della di una marca norvegese. Quando l’abbiamo accesa ci siamo accorti che per scaldare non occorre nient’altro! Nel reparto giorno abbiamo 25 gradi nel reparto notte, 22. Si fanno tre cariche ogni 7/8 ore utilizzando le braci del fuoco precedente; 2 al giorno quando è meno freddo…altrimenti in casa non si sta proprio. La stufa praticamente non si raffredda mai. Ovviamente quando la stufa è All’inizio del fuoco in casa è molto caldo poi man mano la situazione è più ‘vivibile’; ma facendola andare di continuo così il calore è regolare più o meno in tutta la casa..tra l’altro a me sembra incredibile ma è così!! Di legna ne occorrono 35 quintali a stare abbondanti. Certo lo ‘sbattimento’ c’è..ma la legna è una filosofia! Come i concetti di comodità che può dare la caldaia. Occorre spazio per stoccare la legna, magari per risparmiare un Po, la legna ce la si taglia da soli ecc..ma è anche il suo bello!! Il pellet secondo me invece è una fregatura: la fiamma fa schifo, se l’elettricità salta stai al freddo, devi pulire di continuo la stufa (nella mia svuoto il cassetto neanche una volta a settimana..più è sporca meglio va!!)..in più spesso tolgo la bracie dalla stufa è la metto in un barbecue e cucino con carbone di qualità! La stufa montata è costata 2900 euro(tubi compresi), il lavoro di demolizione del vecchio camino e ristrutturazione l’ho fatto com mio padre, solo con i costi dei materiali. Quando avremmo i soldi, io e la mia ragazza faremmo senz’altro il lavoro del fotovoltaico e delle pompe di calore..ma con calma! A quel punto saremo praticamente indipendenti o quasi..i termoconvettori a gas ovviamente non li abbiamo più accesi! L’acqua calda cerchiamo di farne un uso intelligente per non spendere troppo! Nel discorso stufa a legna occorre ragionare bene su il tipo di stufa che si decide di montare..per esempio le italiane funzionano a carica oraria quindi occorre caricare la stufa spesso e la cosa potrebbe non essere possibile..e in più l’irraggiamento da un calore più confortevole della convezione con l’aria. Questa è la mia piccola esperienza!
Caro Marcello
stiamo studiando la ristrutturazione di una vecchia casa, muri grossi in pietra, piano terra e primopiano per un tot di 180 crc m2. Nel progetto c’è un caminetto nel salotto con la ventilazione assistita e poi c’è chiaramente il sistema principale sul quale si è ancora indecisi tra pellet e gas; il raziocinio, anche in base a ciò che giustamente dici tu, fa pendere per il gas (casa già allacciata,vano tecnico caldaia noiosamente raggiungibile per caricare i sacchi di pellet eventuali o per un eventualemte allacciamento ad un serbatoio più grande).
Meriterebbe collegare anche il caminetto all’impianto di riscaldamento in maniera tale che nei giorni in cui si sta a casa si possa riscaldarla anche solo a legna, merita la spesa di un termocamino?
Avevo pensato pure ad un fotovoltaico più pompa di calore ma la poca resa invernale e il costo alto della pompa per non parlare del fotovoltaico mi scoraggiano in tal senso.
Ciao Marco!
Come sai, per me il pellet è il male assoluto, a meno che tu:
– abbia possibilità di acquistarlo a prezzi molto bassi perché, ad esempio, abiti in una zona ad alta produzione di legna, come la Val di Fiemme;
– abbia qualcuno che carica la stufa/caldaia per te, oppure un sistema di caricamento pneumatico: ne trovi tanti su Google digitando “caricamento pneumatico pellet”
Per quanto riguarda il termocamino, il problema non è solo il costo ma:
– io cerco sempre di lavorare con impianti semplici: già due generatori (fonti di energia), ossia caldaia + camino, per me sono troppi
– la legna implica una serie di sbattimenti non meno leggeri del pellet
Se poi vogliamo farne un ragionamento di estetica, perché ti piace avere un bel fuoco acceso mentre ceni con gli amici… beh, questo esula dai suggerimenti di un termotecnico ed è nell’ambito dei gusti personali!
Per valutare l’ipotesi Pompa di Calore Aria-Acqua + Fotovoltaico, bisognerebbe capire qual è il tuo budget disponibile. Come avrai capito, non te la cavi certamente con 10 mila euro!
Grazie per il tuo commento e, se ti va, lasciami una recensione e un Like sulla pagina Facebook de Il Tuo Amico Impiantista: la trovi al link
https://www.facebook.com/IlTuoAmicoImpiantista/reviews
A presto!
Marcello
Ciao Boris!
Conosco molto bene il discorso stufe e alcuni dei problemi sono proprio connessi alle temperature:
– il primo è che certamente è molto difficile ottenere temperature omogenee in tutta la casa
– il secondo è che anche avere temperature troppo alte: sia i 25 in zona giorno che i 22 in zona notte, sono circa 5°C più alti delle temperature di comfort.
Infatti spesso ci si concentra sulla mancanza di comfort per troppo freddo, mentre anche il troppo caldo è un problema.
Questo vale ancora di più per chi ha bambini piccoli: a pagina 36 della guida gratuita che puoi scaricare al link https://iltuoamicoimpiantista.com/guida-gratuita-3/
potrai leggere come la temperatura della stanza troppo elevata è uno dei fattori di rischio che determina il fenomeno della “morte in culla”.
Puoi leggere qualcosa di più su Wikipedia al link https://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_della_morte_improvvisa_del_lattante
Grazie per il tuo commento e a presto!
Marcello
Caro Saverio,
sono del parere che non devo convincere nessuno, dato che ho riportato dati e misurazioni di un caso concreto che mi è capitato.
Ti evidenzio un altro fattore che può fare una importante differenza tra la tua casa e quella del mio cliente: la coibentazione, ossia quanto la casa è isolata in termini di pareti, infissi, eccetera.
Grazie per il tuo commento e a presto!
Caro Diego,
come detto altre volte, penso di non devo convincere nessuno, dato che ho riportato dati e misurazioni di un caso concreto che mi è capitato.
Come a tanti altri che mi hanno scritto in precedenza, anche a te sfugge un dettaglio importante: le vostre stufe a pellet stanno accese per alcune ore al giorno, quindi con una potenza impiegata molto alta, mentre i nostri sistemi basati su caldaia a condensazione stanno accesi 24 ore su 24, a carico parziale.
Per questo motivo i tuoi conteggi non funzionano.
Grazie per il tuo commento e a presto!
Marcello
Ciao Gianfiorello!
Da noi in Sardegna, il costo del GPL da bombolone arriva a costare 4 euro a mc, IVA compresa.
La situazione è abbastanza diversa con il gas di cittò – aria propanata, che costa anche sotto 1,60 euro/mc.
Come puoi vedere scorrendo le testimonianze alla pagina
https://iltuoamicoimpiantista.com/dicono-di-noi/
i risultati che otteniamo sono abbastanza interessanti anche col GPL:
– Beniamino Pirone ci racconta:
“Mi sono rivolto a Il Tuo Amico Impiantista™ perché avevo grossi problemi nei consumi della mia vecchia caldaia, che mi costringevano a tenerla accesa non più di due ore al giorno, e già in quelle due ore mi consumava 1 metro cubo di GPL (dal bombolone condominiale), pari a circa 4 euro al giorno. Ovviamente poi il problema era avere la casa troppo fredda…
ora mi trovo installato anche a casa mia un sistema “Il Tuo Clima Per 5 Anni”, con una caldaia a condensazione che anziché consumare 1 metro cubo di gas in 2 ore ne consuma 1 e mezzo… ma stando accesa per 24 ore al giorno.”
– Fabio Podda dice:
“Ho deciso di procedere all’installazione del sistema de Il Tuo Amico Impiantista™ perché in casa avevamo installata una vecchia caldaia a gas con dei consumi molto alti, che consistevano sostanzialmente in 2 metri cubi al giorno di gas GPL dal bombolone condominiale, per sole quattro ore di riscaldamento al giorno…
Il sistema de Il Tuo Amico Impiantista™ è stato installato a Dicembre, per cui, i riferimenti che ho mi consentono di dire che è estremamente performante: tenendo acceso il riscaldamento 24 ore su 24 ho tutte le zone della casa ben riscaldate alla una temperatura costante di 20 °C, senza aumentare il consumo precedente di 2 metri cubi di gas al giorno.”
– Michele Chessa invece ha avuto questa esperienza:
“Prima di incontrare Il Tuo Amico Impiantista™ la mia vecchia caldaia consumava troppo e quindi dovevamo stare attenti ai tempi di accensione.
La tenevamo accesa giusto due ore al giorno, almeno per stemperare la casa e nel resto del giorno usavamo le stufe elettriche.
Il Tuo Amico Impiantista™ ha eseguito i lavori in casa mia, verso fine dicembre 2014.
E’ stata installata una nuova caldaia a condensazione e l’abbiamo tenuta accesa da subito, 24 ore su 24.
Tenendo la caldaia accesa 24 su 24 la casa è sempre calda ed in certi momenti neanche ci accorgiamo che entra in funzione, perché non sentiamo differenza di temperatura dentro casa tra una stanza e l’altra, cosa che prima, invece, accadeva sempre.
La mia casa è di 100 metri quadri su due piani e prima dovevamo sempre staccare i termosifoni del piano superiore per ottimizzare i consumi. Cosa che adesso non accade!
La casa ormai è sempre calda e la stiamo vivendo meglio, inoltre i consumi si sono ridotti notevolmente.
Ho fatto una piccola media e da dicembre a oggi ho un consumo circa un metro cubo di GPL al giorno, quindi non c’è proprio paragone con l’impianto precedente.
Sono molto soddisfatto e consiglio molto volentieri anche agli altri di rivolgersi a Il Tuo Amico Impiantista™.”
Grazie per il tuo commento e a presto!
Ciao Marcello!! Hai ragione la temperatura a volte è troppo alta! Ma con il tempo stiamo imparando a gestirla al meglio,accendendo per esempio al pomeriggio fino a sera ( quindi una carica in meno,quella della mattina)..questo è il primo anno che abbiamo questa stufa..così la temperatura è meno africana e il confort migliora e si consuma meno legna! In merito al discorso temperatura omogenea, forse il nostro caso è fortunato perché siamo ben esposti e riparati dalle case affianco, tieni presente che abitiamo in un complesso di tre appartamenti, tutti con ingresso indipendente, e noi siamo i meglio esposti!), la zona sono le colline nel riminese..dove gli inverni non sono troppo impegnativi negli ultimi anni, a parte qualche anno fa quando ha fatto 2 metri di neve!!penso dipenda molto anche dal posizionamento della stufa e da come è fatta la casa..sono convinto che in molte situazioni ottenere una temperatura abbastanza omogenea è molto difficile..da noi la cosa funziona!
L’altra cosa che mi sento dire a proposito della legna sono i consumi..alcuni miei amici consumo 70/80 quintali di legna.?!!.io quest’anno ne ho abusato e ne andrò a consumare 35 o giù di lì..il prossimo con un uso più intelligente andrò al massimo a 30..quindi la spesa è decente..ma 70/80?!??
Stiamo ristrutturando casa un Po alla volta..l’ultimo step sarà impianto solare e split con pompa di calore..a quel punto penso consumeremo al massimo 20 quintali di legna!
É stato proprio il mio idraulico a consigliarmi di muoversi in questo modo, non potendoci subito permettere di fare tutto il lavoro (che come saprai è piuttosto ingente fra tutto!)..la scelta del modello della stufa invece è nostra..lui ci aveva consigliato il pellet!
In ultimo quando abitavo da mia madre spesso avevo mal di testa perché ‘sparava’ i termo a temperature molto alte! Con la stufa..nonostante le temperature africane..il problema non c’è l’ho più!
Boris
Ciao Cora,
grazie per il tuo commento, ma non è come dici tu.
Se però vuoi continuare a usare pellet, legna o gasolio, a me non costa nessuna fatica!
Se invece vuoi leggere qualcosa su sistemi attuali oggi e non 30 anni fa, magari fruga un po’ sul blog e fammi sapere cosa ne pensi…
In merito ai consumi che i miei clienti hanno con i sistemi in pompa di calore o con le caldaie a condensazione di ultima generazione, puoi tranquillamente leggere e vedere con i tuoi occhi al link:
http://www.iltuoamicoimpiantista.com/dicono-di-noi/
Ciao e a presto,
Marcello
Per un alloggio di 100 mtq in Piemonte piedi di montagna, io ho optato per bombolone a GPL, 50 cent/litro, per il prossimo inverno vado così poi se spendo troppo vedrò, ma pellet no di sicuro: vado verso la vecchiaia e troppi prendi posa, stipa, pulisci non me li posso più permettere: metterò una maglia un po’ più spessa all’occorrenza!!!
Ciao Marcello, ho una casa degli anni 50 ristrutturata negli anni 90 con impianto a gasolio e con termosifoni in ghisa; 10 anni fa ho messo 2 pannelli solari per l’acqua sanitaria. Oggi ho una perdita, sono a piano terra e mi accorgo che in fari punti ho chiazze scure nelle fughe del pavimento. Nel muro prossimo al radiatore c’è una chiazza di acqua ben visibile. La caldaia che alimenta l’impianto è nuova. La casa è di 150mq e non vorrei spaccare tutti i pavimenti per cercare la perdita; c’è un’alternativa ? Per cosa potrei optare ? La casa è ben coibentata. Esiste una stufa da alimentare con l’impianto a gasolio da sistemare nel corridoio centrale da cui si diramano le stanze. Grazie della risposta che vorrai darmi.
Angela
Ciao Marcello, ho una casa degli anni 50 ristrutturata negli anni 90 con impianto a gasolio e con termosifoni in ghisa; 10 anni fa ho messo 2 pannelli solari per l’acqua sanitaria. Oggi ho una perdita, sono a piano terra e mi accorgo che in fari punti ho chiazze scure nelle fughe del pavimento. Nel muro prossimo al radiatore c’è una chiazza di acqua ben visibile. La caldaia che alimenta l’impianto è nuova. La casa è di 150mq e non vorrei spaccare tutti i pavimenti per cercare la perdita; c’è un’alternativa ? Per cosa potrei optare ? La casa è ben coibentata. Esiste una stufa da alimentare con l’impianto a gasolio da sistemare nel corridoio centrale da cui si diramano le stanze. Grazie della risposta che vorrai darmi.
Angela Podda
Ciao Marcello probabilmente acquisterò una casetta singola di circz 130 mq sulla costa adriatica al confine abruzzo marche. La casa dispone di bombolone intterrato gpl.
Farò una ristrutturazione . Un termotecnico mi hai sconsigliato il gpl come unico sistema e mi ha detto di inserire un camino a pellet per il riscaldamento invernale (siamo sul mare) e una pompa di calore per l’acqua sanitaria in estate mantenendo il gpl per cucinare ed eventualmente come riserva per il riscaldamento. Mi sembra una soluzione poco lineare……tu cosa mi consigli? Installare una nuova caldaia di ultima generazione e continuare ad utilizzare il gpl?
marcello, che dire, vorrei solo potermi affidare a te per risolvere il riscaldamento del mio appartamento ma se operi in sardegna la vedo dura… stavo per arare dritto su termostufa a pellett ma ora valuterò bene anche una caldaia a cond… se passi dalla versilia avverti!!!
Non trovo altre parole per dire che hai scritto cose assurde, 3 sacchi di pellet in 24 ore li consumo io in pieno inverno sulla Montagna Pistoiese con temperature da polo nord!! Inoltre il costo del pellet è di circa 3,75 euro (maggio 2016) e con una termostufa da 30kw che fa anche arredamento si scaldano molto bene 150mq. Con il GPL spendi il doppio senza se e senza ma! Non che il pellet sia la soluzione più economica, per l’amor di dio, ma neanche da bistrattare come fai nell’articolo
Ho letto il tuo articolo e lo trovo interessante. Ti pongo velocemente il mio problema. Sto ristrutturando una casa, la sto coibentando a dovere. Sono 130 mq di casa al piano terra, più un garage(nel quale il riscaldandamento non è prioritario di circa 45 mq) e un primo piano di circa 40mq. Vivo a Lecce, quindi sul livello del mare e con inverni certamente non particolarmente freddi. La domanda è semplice? Fossi al posto mio che tipo di impianto faresti, quale pensi sarebbe il costo dello stesso e soprattutto i costi annuali per il riscaldamento…Se mi rispondi ti faccio una statua modello David di Donatello…
Saluti
Fabio
Ciao Fabio, grazie per il commento.
Concordo col fatto che “la domanda è semplice”, mentre non lo è la risposta, che un tecnico serio non può liquidare con un “secondo me”.
Se hai necessità di una risposta articolata e che tocchi tutti gli aspetti che ti interessano, mi serve avere e analizzare una serie di informazioni e dati: se sei interessato ad avere una consulenza in tal senso scrivimi in privato sulla mia email personale [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello
il discorso di tre sacchi di pellet al giorno per scaldare un appartamento di 120 metri con una stufa idro è ridicolo……. tre sacchi al giorno non si consumano neppure se fuori fa constantemente -10 gradi per tre mesi consegutivi.
Non diciamo sciocchezze solo per valorizzare la nostra teoria ma affermiamo la realtà cosi chi legge si fa una idea reale. Un appartamento di 130 metri con una stufa idropellet di 24KW( cosi è quella in mio possesso da 6 anni) ; appartamento non costruito con le ultime accortezze di coibentazione ma costriuto 30 anni fa con 12 ore di accenzione al giorno non consuma più di un sacco e mezzo al giorno, nei mesi più freddi……fatevi i conti!!!
interessantissimo sito, ciao gente vorrei un consiglio : sto costruendo casa nuova in pietra e laterizio ,coibentata con cappotto polistirene spessore 6 cm. su tutti i lati e anche tetto ,nella mia zona purtroppo non passa il metano, cosa mi consigliate x il riscaldamento? al momento sono orientato su riscaldamento a pavimento con caldaia a pellet idro consigliata da tutti,muratore idraulico etc ma non ne sono pienamente sicuro xche’ so’ che poi deve stare acceso l’impianto x tutto l’inverno h24 ( se vado via una settimana in vacanza come faccio??) e non so bene quanti ballini di pellet devo caricare ogni giorno e quANTI ne consuma giornalmente pur tenendo conto che l’acqua basta che sia riscldata a 35 gradi da come dicono….grazie anticipato a tutti saluti !!
dimenticavo, la casa e’ su due piani ,terra e piano primo con scala interna x totale circa 90 mq. ciao !
Buonasera Sig.Marcello
Ho appena comprato una casa su tre piani con cappotto di 43 cm e infissi di nuova tecnologia, 1^ e 2^ piano da 60 mq e taverna seminterrata da 100mq. Il costruttore ha installato boiler + pannello termico solare(circolazione forzata) solo per acqua calda sanitaria, caldaia a condensazione (metano) e riscaldamento a pavimento.
Cortesemente ho una richiesta : ai fini del risparmio economico sul consumo del gas, come posso integrare il sistema di riscaldamento? mi consigli di integrare il riscaldamento con altri pannelli solari serve un altro boiler separato?
Cordiali saluti e ringrazio per la risposta che mi si vorrà fornire.
Gigi
Carissimo Marcello,
Il tuo approfondito articolo capita a proposito per incasinarmi le idee…
Ho da poco acquistato una casa al mare, vicino ad Oristano. Casa degli anni 70 in classe probabilmente H o peggio se esiste. La mia idea era di utilizzare stufe a pellet, una per cucina e sala pranzo e l’altra per salone zona notte (che trovandosi al piano superiore servito da una scala a vista dovrebbe essere favorita dalla salita del calore).
Ho visto le stufe Rika, belle, per formanti e al massimo della tecnologia attuale, nella mia opinione, anche se con prezzi da amatori…
La casa non è servita da metano, quindi evitavo il Gpl…
Letto il tuo articolo, non sono più molto convinto che questa sia la soluzione giusta…
Gent.mo Marcello Contu
vorrei ringraziarla poichè attraverso queste pagine divulgative – lei fornisce ai lettori, purchè dotati di una minima volontà di apprendere – contenuti tecnici di assoluto valore, sintesi di una esperienza effettiva-maturata in molti anni di “Studio del problema”, ed organizzata da una persona (lei) competente ed appassionata.
Colgo l’occasione per salutare il Sig. Giovanni Faraday, al quale mi rivolgo con la stessa sicumera con la quale egli ha allertato tutti lettori, consigliando, (simpaticamente), un nuovo percorso di Studio, questa volta in ambito Umanistico, così da guadagnare una rinnovata “percezione sensibile dell’interlocutore” – che di concerto a nuove conoscenze di Studio – contribuirebbero ad alleggerire il “fardello” rappresentato dal cognome (un poco impegnativo) che l’Ing. Faraday si vede costretto a portare.
Ciao Marcello io ho un appartamento di 90 mq con una caldaia a metano che uso solo per sanitari e piano cottura. Per evitare di spendere soldi in bolletta a causa dei climatizzatori accesi in inverno a pompa di calore quasi h24 che soluzione mi consigli? Stufa a pellet? Premetto che non ho predisposto radiatori in casa. Come faccio a riscaldarla? Grazie in anticipo… Paolo
Ciao Marcello grazie per il tempo che trascorri per risponderci io ti pongo 2 problematiche.
1) casa di residenza. Località Cosenza appartamento 5 piano su 6. Esposizione Sud solo un lato gli altri lati ci sono altri appartamenti temperatura media in inverno 5 9 gradi qualche volta sottozero. Mq 100. In inverno apro i riscaldamenti 2 3 ore al giono. Una caldaia a metano del 1998.
2) appartamento in Sila 1200 m di quota. Non posso montare il metano perchè distante. Ho montato una stufa a pellet canalizzata. Che ancora non ho sperimentato. 60mq.
Ci vado nei we.
Grazie per il tuo commento.
Tu indichi sensazioni, io sperimento tutti i giorni sul campo.
Grazie per il tuo commento.
Tu indichi sensazioni, io sperimento tutti i giorni sul campo.
Il costo del pellet non è quello che indichi tu, a meno che sia “chissàchecosa” importato da “chissàdove”.
ciao marcello,
vorrei un tuo consiglio per riscaldare un open spiace di circa 110 mq adibito a sala giochi e cene santuarie e quindi utilizzato qualche ora 2 pomeriggi a ssettimama e il sabato e la domenica pomeriggio. un ambiente che deve essere riscaldato al bisogno e in fretta. lo stiamo ristrutturando un po’ al risparmio visto l uso e quindi la coibentazione non ci sarà e ci stavamo direzionando per le pompe di calore e in aggiunta se servisse una stufa pellet. leggendo però quello che scrivi sto riconsiderando le mie decisioni. cosa pensi sia giusto per un ambiente così grande e utilizzato per poche orE?
grazie
Marcello (un nome una garanzia)
ciao marcello,
vorrei un tuo consiglio per riscaldare un open spiace di circa 110 mq adibito a sala giochi e cene santuarie e quindi utilizzato qualche ora 2 pomeriggi a ssettimama e il sabato e la domenica pomeriggio. un ambiente che deve essere riscaldato al bisogno e in fretta. lo stiamo ristrutturando un po’ al risparmio visto l uso e quindi la coibentazione non ci sarà e ci stavamo direzionando per le pompe di calore e in aggiunta se servisse una stufa pellet. leggendo però quello che scrivi sto riconsiderando le mie decisioni. cosa pensi sia giusto per un ambiente così grande e utilizzato per poche orE?
grazie
Marcello (un nome una garanzia)
Ciao Marcello ,posseggo una villetta a schiera di 110 mq disposti su due piani costruita nel 2000 in provincia di pavia, riscaldata attualmente con una caldaia vecchia di 10 anni mediante caloriferi , anche io inizialmente ho pensato di passare al riscaldamento a pellet mediante idrostufa, ma i dubbi sono veramente tanti, le nuove caldaia a condensazione riescono veramente a essere efficienti con i vecchi termosifoni in ghisa? Vorrei poter riscaldare casa nei periodi più freddi dell’anno senza dover pensare che mi arrivi un salasso di metano… Quali modelli attualmente di caldaia forniscono questa soluzione??
Trovo che ci siano parecchie imprecisioni in questo discorso: primo è molto difficile che si possa scaldare un appartamento di 120 mq con il bombolone butano propano con 7 euro al giorno, direi che questa è una bugia bella e buona, diciamo che staremo verosimilmente sui 20/25 euro con una caldaia a condensazione di ultima generazione.
La pompa di calore non porta gran risparmio perché in Italia la bolletta elettrica è ben cara e senza un impianto geotermico con temperature vicine allo 0 il rendimento è veramente scarso e in estate il raffreddamento con 35 gradi è costosissimo, si rischia di avere bellottoni nei mesi più freddi e caldi. Con i prezzi che ci sono in Italia con 500 euro mese state al freddo senza geotermia.
Per quanto riguarda il pellet la possibilità di risparmio è reale ma si deve optare in una soluzione con magazzino con una autonomia di due o tre settimane. Quindi oltre alla caldaia c’è da prevedere anche il costo del locale caldaia e del magazzino.
Il riscaldamento a pavimento è una soluzione che limita le scelte di materiali per il rivestimento del pavimento fare un passaggio dai termosifoni è molto costoso a meno non si debbano rifare i pavimenti comunque e per scaldare una casa con i termosifoni e una la pompa di calore bisogna cambiare questi ultimi con altri più grandi per avere un maggiore scambio termico essendo la temperatura del termosifone al massimo sui 50 gradi.
Noi viviamo in una villetta di 160 mq su 3 piani, compresa la sala hobby, al mare vicino Roma e abbiamo isolato il tetto e cambiato gli infissi, la disperzione è minima e il clima è mite anche in inverno se gela una o due volte all’anno è tanto. Abbiamo una caldaia a condensazione nuova 2015, francamente non ho visto un gran risparmio rispetto all’anno precedente con la caldaia vecchia di 15 anni in inverno si sta su un pieno ogni 3 settimane 800 litri per stare caldi. Quindi la spesa è piuttosto importante per una zona climatica veramente mite. La scelta più intelligente in una ristrutturazione non drastica è sicuramente la combinazione di più fonti inserire una termostufa o un termocamino nel impianto o se si vuole esagerare la geotermia con pompa di calore e caldaia a gas per portare l’impianto sopra i 60 gradi come mi è stato proposto ma ho scartato perché l’unica cosa convincente erano i costi e ripagarsi l’investimento di 10 anni non lo trovo interessante.
Di fatto con il gas si può risparmiare un 10 o 15 % con un serbatoio proprio ed evitare quindi di essere costretto ad avere un contratto vincolante grazie al bombolone del fornitore. E scegliere di volta in volta il fornitore più conveniente.
Se si decide di rimanere con il gas e utilizzare un’altra fonte di calore in parallelo quando serve o quando ci rode lo schiccherone secondo me la legna vince come prezzo e un camino è sempre romantico anche se con il vetro davanti, in quel caso un po’ bruttino.
In ultimo se già ad ottobre dovete accendere i termosifoni pensate a pellet, cippatto, nocciolino o qualsiasi altra cosa sia disponibile in zona perché il risparmio c’è ma si deve studiare bene il sistema tra approvvigionamento ed autonomia, senza dimenticare la manutenzione costi e tempi.
Leggo i tuoi articoli e sono entrata in crisi…stiamo pensando di istallare una stufa a legna o pellet a casa sia per diminuire i costi del metano (impianto con termosifoni alimentato da caldaia a metano un po’ vecchiotta) sia per avere materialmente più calore dentro casa! Adesso non so più quale sia la soluzione giusta!
Ciao Marcello, complimenti si è creato un social davvero interessante.
Il mio caso, un negozio di 30mq h. 4mt. solo un locale con un ampia vetrina (15mq. senza doppi vetri) di accesso dalla strada, un piccolo bagnetto sul retro dove c’è l’accesso secondario. Nello spazio son presenti n.2 punti caloriferi, ora in disuso, remore del vecchio impianto centralizzato ora dismesso dal condominio. Quindi non ho alcun riscaldamento.
Ora ragionando potrei chiedere l’installazione di un contatore gas esterno al negozio (pagarmi la linea in rame acquistando la caldaia a metano collegandola all’impianto radiante esistente, risolverei il problema, ma a costi elevati per l’uso che non è sempre quotidiano e mai notturno (stimati 1.000 caldaia +1.500 nuovo contatore e linea oltre che collegamenti gas ). Ora stavo valutando un alternativa. Caldaia a pellet. ma esistono con potenza inferiore ai 5kw per 30 mq. appunto? cosa ne pensi L’approccio forse risulta poco competente, avresti dei suggerimenti?
Grazie e complimenti ancora.
confermo, in Veneto il pellet si trova a 3/3.5 euro al sacco da 15 kg, classe A1 o A2
Ciao Marcello, grazie x la tua disponibilità. Il mio problema. Provincia di Roma, h 273 m, temperature invernali quasi mai sotto zero.
Porzione di villa bifamiliare, mq 300 su tre piani, 80 pt, 140 1°, 80 2°; esposta a sud, est,ovest.
Coibentazione a norma anno 1999, doppi vetri. Attualmente attive due caldaie gpl Savio x termosifoni, inoltre tutte le stanze esclusi i tre bagni dotate di condizionatori inverter SHARP.
Impianto fotovoltaico sul tetto da 4 kw.
Mio figlio e la compagna che vivono nei due piani alti vorrebbero impostare un bambino, e si preoccupano di poter avere un calore costante ed efficiente. Il gpl è un dissanguamento totale. Vorrebbero installare una stufa a pellet idro per azionare i termosifoni dei loro due piani, sono convinti di poter risparmiare. Tu cosa consigli?
Ciao Marcello vorrei chiederti un consiglio. Ho appena comprato una casa da 40mq in Valle d’Aosta con riscaldamento a pavimento. Nella zona caldaia c’è appunto una caldaia da 700 litri perché ci sono 10 alloggi collegati. Ho una fascia oraria che va dalle 6 alle 21.30 a 20gradi. La casa è classe energetica C con cappotto…l’energia e’ quantificata in kwh secondo te non è troppo spendere solo per il riscaldamento circa 1800€ senza calcolare l’acqua sanitaria? Grazie Andrea
Ciao Marcello!
Volevo farti una domanda!
Una pompa di calore sarebbe consigliata anche per monolocali situati in zona climatica E?
Perché, nella mia ignoranza sull argomento, mi è parso di capire che le pompe di calore non funzionano così bene se la temperatura scende sotto i 2/3 gradi centigradi.
Grazie in anticipo per il supporto e buona giornata
Claude Frulla
il metano costa 1 € al m3 ( tasse incluse ) e se ne consuma 1m3 ogni ora …per caldaia tradizionale … fate voi i calcoli … non meno di 10/15 € al giorno se volete piu confort anche 20 ….. …bolletta? … almeno 900 € …( bimestrale ) ….. inverno 6 mesi …totale …almeno 2500 ..€
con 1200/1500 € di pellets ci fai un inverno sano ..
Ciao Marcello
Ho letto le tue considerazioni professionali durante il viaggio in autobus per rientrare a casa.
Le trovo eccellenti, cristalline ed oneste e penso di scriverti presto per avere dei qualificati consigli.
Saluti Pino
Ciao Pino,
ti ringrazio per il tuo commento.
A presto,
Marcello
Ciao Marcello,
ho una casa disposta su due piani in zona climatica D (centro italia)
L’ho ristrutturata tre anni fa, realizzato un ipianto di riscaldamento a pavimento, un Puffer tank-in-tank da 600 lt e una caldaia a pellet da 18 kw.
Non ho il metano e utilizzo il pellet anche d’estate, mi si accende un quanto d’ora al giorno e mi riempie l’acqua per la doccia per tutto il giorno.
Spendo attualmente, a seconda del pellet che uso, circa 800 euro/anno per una temperatura costante di 20° zona giorno e 18/19° zona notte.
Il problema è che non sono spesso a casa e che non ho voglia di pulire la caldaia ogni giorno e in più ordino il pellet e lo scarico nel magazzino, ogni volta ne carico un pò nella macchina e lo metto nel ripostiglio eccc…. in pratica prima di metterlo nella caldaia sposto ogni singolo sacchetto 4 volte…… decisamente troppo!!!!
Sto valutando altri sistemi, metano o elettrico per scaldarmi, ma non ho trovato nessuno che possa darmi indicazioni precise su quanto andrei a spendere…….considerato anche che Enelgas per portarmi il metano vuole 3500 €.
Sapresti consigliarmi sulla convenienza nel mettere una caldaia a metano?
Un saluto e grazie,
Francesco
Ciao Marcello, ho letto il tuo articolo e ti ringrazio per le informazioni utili che mi hai dato specie in questo momento che sto iniziando a pensare a un sistema di riscaldamento adeguato alla mia abitazione. Solo una cosa non ho capito perché dici che è faticoso acquistare il pellet? Ci sono tanti siti che te lo spediscono direttamente a casa senza pagare la spedizione, poi volevo chiederti perché dici che non è adatto ad ambienti grandi? Non è possibile farlo con i modelli ad aria canalizzata? Grazie per la risposta
Ciao Marcello, ho letto il tuo articolo e vorrei un consiglio pure io se è possibile. Avevo istallato a casa mia una caldaia a basamento della fbr da 58 kw massimali a gasolio che nel 2006 fu convertita con un bruciatore di pari potenza a metano. Dopo la conversione per 5/6 ore di riscaldamento al giorno avevo un consumo di 22 mc. 22×30=660 0,77x30gg=508€ mese. Lo scorso anno allettato da tutte le recensioni positive mi convinsi a sostituire la mia veccchia caldaia con una a condensazione da 30 kw della Sounier Duval. Inizialmente ero un po’ titubante visto che la nuova caldaia ha quasi la metà della potenza della precedente ma devo ammettere che riesce a riscaldare egregiamente. Il display a bordo macchina segna una potenza di 4 tacche su 5 per la prima ora di accensione per poi mantenere una potenza di 2 tacchete per il restante tempo. Il consumo è sceso da 660 a 510 mc al mese però mi avevano prospetta un risparmio di oltre il 30% e un recupero dell’investimento quasi immediato cosa che al momento non mi sembra molto realistica. Se consideriamo che oltre al costo di acquisto c’é: posa, smaltimento della vecchia caldaia, valvole termostatiche, modifica termostato su tre fancoil per abbassare la temperatura di accensione e termostato intelligente. Più il costo di manutenzione che è più alto. Quindi se tutto va bene rivedrò l’investimento fra sei anni e non deve rompersi nulla nel frattempo. Ah dimenticavo ed essendo la caldaia in un locale tecnico ho una seconda caldaia solo per acqua sanitaria vicino la casa per ridurre i tempi di attesa per l’acqua calda. Considerato che vista la qualità costruttiva delle nuove macchine le do non più di 10 di vita al momento non lo sto trovando un investimento. Stiamo sbagliando qualcosa e in realtà con qualche accorgimento si può migliorare l’investimento o sono questi i reali numeri di queste macchine? Grazie saluti
Ciao Marcello. Ti scrivo dal Lago di Garda. Prima di scriverti, ho aspettato di leggere un bel pò dei tuoi articoli, spaziando dai più vari argomenti trattati. Vorrei chiederti un consiglio. Da una decina d’anni, uso la stufa a legna a integrazione del normale impianto di riscaldamento a metano con radiatori tradizionali, quasi esclusivamente legato al fatto che negli anni scorsi ho avuto la possibilità di procurarmi legna gratuitamente. Ora, non è più così.. devo integrare quella che mi procuro, comprandone altra.. Mi trovo nella seguente situazione: casa indipendente di due piani, costruita alla fine anni ’70; senza cappotto, doppi vetri montati su serramenti che hanno 40 anni (tenuti benissimo e oltretutto rinnovati qualche anno fa con aggiunta di guarnizioni). Io abito l’appartamento sopra; l’appartamento sotto è usato raramente. L’appartamento è formato da una sala/cucina/entrata, divise da una tramezza aperta, ma senza porte; poi, c’è la zona notte, con i bagni e le camere, separate dalla zona giorno tramite una porta. Nella zona giorno c’è la stufa, che tengo accesa praticamente 24h al giorno e tengo chiusi i radiatori; nella zona notte, ho posizionato il termostato e la caldaia, praticamente scalda solo la zona notte. Mi trovo con il dover cambiar stufa, o comunque è arrivata a fine ciclo.. Non so se riprendere una stufa a legna, una stufa a pellet, un camino a inserto.. o solamente sostituire la caldaia a metano (che penso prima o poi cederà, visto che l’ho installata nel lontano 1992) e installare le valvole termostatiche, evitando di acquistare (prima o poi sicuramente) la caldaia a condensazione e magari anche una stufa.. . Grazie per il consiglio che vorrai darmi.. anche se do già per scontata la tua risposta.. 🙂
Tutta questa paturnia per farci comprare da te qualcosa, convincendoci che hai la soluzione che salverà il modo ?
Gentile Alessio,
che voglia venderti o no qualcosa credo che l’importante sia questo: hai trovato nei contenuti qualcosa di non corretto?
Hai letto tutto o solo il titolo?
Io cerco di dare informazioni quanto più oggettive possibile mentre tu, per quanto mi riguarda, puoi scaldare casa tua anche dando fuoco ai copertoni!
Sono Paolo e vivo a Brescia; da tre anni ho installato un’idrostufa a pellet per scaldare 150 mq di casa su tre piani. Prima la bolletta del metano era di circa 2.400 / 2.600 euro l’anno. Ora con il pellet spendo circa 1.500 euro l’anno. Consumo 4 bancali da 70 sacchi che mi consegnano comodamente in garage (ovviamente acquisto un bancale alla volta). I bancali costano 320 euro l’uno più 30 euro di consegna. La stufa contiene 38 kg di pellet e quindi la carico un giorno si e uno no. La pulisco una volta alla settimana impiegandoci circa 15 minuti. Una volta all’anno pulisco la canna fumaria impiegandoci circa un’ora.
Ultima cosa, vuoi mettere la bellezza di vedere un bel fuoco in una stufa rispetto alla “freddezza” estetica delle caldaie?
Ma… è stato cancellato il mio post a favore del pellet?
Con le mie prove che è conveniente?
Bhe, io ieri ho postato, con chiari dettagli, la dimostrazione che con il pellet scaldo una casa da 150mq (su tre livelli) spendendo 1.500 euro all’anno. Stranamente il post non c’è più… cos’è, non riuscite a dimostrare che scaldate a vostro modo spendendo di meno?
Paolo – Brescia
CIAO MARCELLO SONO FRANCESCO, STO RISTRUTTURANDO CASA A RIMINI (160 MQ TERZO PIANO ) ; METTERO’ GLI INFISSI IN PVC CON VETRI CON LA CAMERA DI GAS ARGON ; LA PALAZZINA E’ DEL ’59 ; NON HA TERMOCAPPOTTO ; FORSE IL CONDOMINIO LO FARA’ IN SEGUITO ; LA VECCHIA PROPRIETARIA SI E’ STACCATA DAL RISCALDAMENTO CONDOMINIALE ; COSI’ IO CHE STO RISTRUTTURANDO A FONDO LA CASA MI TROVO A DOVER DECIDERE COSA FARE : DIVIDERO’ LA CASA IN SETTE STANZE PER L’AFFITTANZA AGLI STUDENTI ; QUINDI DEVO PRENDERE UNA CALDAIA (NEGLI ALTRI HO XXXXXXXXXXXX 20 E CIOE’ 20 LT MINUTO POICHE’ GLI STUDENTI POTREBBERO TROVARSI A FARE CONTEMPORANEAMENTE DUE DOCCE). COSA MI CONSIGLI ? LA MIA MIAL E’
[email protected]
CIAO
Ciao Marcello, ho letto il tuo articolo ed a nome mio ti ringrazio per le Tue informazioni.
Vivo da poco in un villino a schiera di testa in zona climatica E, con riscaldamento metano (classe en. G). La casa si estende su 2 livelli di ca 40mq per piano + altri 40mq tra seminterrato e box; L’altezza dei soffitti è di 270cm.
Per necessità di sostituire la caldaia, il tecnico ha escluso il pellet per svariate ragioni che anche tu hai elencato montando una caldaia condensazione 24kw. Tuttavia, sin dai primi freddi ho notato come l’impianto facesse fatica a raggiungere i 20 °C ed a mantenere i 16/17 °C nelle ore diurne o di mia assenza (temperature di mandata acqua 65/70 °C)
L’abitazione è però dotata di condizionatori con inverter e split in tutti i locali dell’appartamento che utilizzo per portare l’ambiente desiderato anche a 22°C in breve tempo, con l’unica aggravante della bolletta elettrica salata.
Visto il taglio esiguo della casa (120mq totali su 3 livelli, di cui uno interrato), ed il sentore di avere un impianto non adeguato (che consuma più mq di quanto espresso dai calcolatori online, mantenendo temperature al limite minimo del comfort, ossia 18/19 °C per poche ore al giorno), mi e Ti chiedevo se valesse la pena rivalutare il discorso caldaia a pellet o mantenere il sistema combinando pompa di calore + termosifoni metano.
Grazie mille, un saluto.
Carissimo Marcello, ho letto con attenzione il tuo articolo, e devo ammettere che non fa una piega! Ma permettimi di dire che questo tuo pensiero è a senso unico! Sminuire un biocombustibile, non il massimo, anche perché un Biocombustibile va sempre valutato con una certa attenzione, non soffermarti alle fatiche o spazi, questo conta ben poco se hai in cambio un buon riscaldamento dell’involucro. A prescindere da cappotti termici e trasmittanza, vorrei entrare nel merito di questo cosi tanto odiato pellet. Un sistema di riscaldamento come ben saprai và sempre dimensionato tenendo conto di molti fattori, come ad esempio tipologia di terminale interno, ( radiatori, pavimento radiante, fan-coil etc) ma sopratutto tenendo conto del cossiddetto esponente N, eseguendo quindi un dimensionamento adeguato in base alla temperatura di mandata. Spesso si parla di scorrevole o punto fisso, beh, una scorrevole ha più vantaggi, dopo tutto un sistema pellet hydro accoppiato ad un puffer ed un adeguato calcolo delle tubazioni e circolatori ( non di certo acquistati alla bene e meglio) ti offre un risultato ottimale. Difatti un sistema Hydro pellet abbinato ad un Puffer ( Volano Termico ) con un serpentino per riscaldamento, uno acqua calda, uno solare termico e lo scambio a tutt’acqua della stufa ti assicuro che è un buon risultato. Spesso si parla di combustibili fossili o biologici come se avessero inventato l’ennesima bufala, ma concedimi di dirti che non è affatto vero, l’unico problema che persiste, è la poca informazione e le persone improvvisate che pensano con un corso di saper eseguire calcoli termici e scegliere la soluzione migliore senza cognizione di causa. Per concludere aggiungerei che i combustibili hanno una resa termica, che ovviamente non sono tutte uguali, forse e disco forse bisognerebbe comparare in primis un’aspetto importante che molti sottovalutano pur di vendere o fare gli esperti, I costi di Gestione che dovrà sostenere l’utente finale… Chi ristruttura o acquista o costruisce ha per il 90 % delle volte un mutuo da pagare, quindi guidarli in maniera corretta senza scoraggiare o infangare le tecnologie sarebbe una manna dal cielo per tutti coloro che appartengono al settore termo idraulico.
Un caro saluto
Maurizio
Questo inverno è davvero duro in Basilicata, fuori siamo sotto zero, dentro casa mia, sto a 23 gradi con 8-9 ore di accensione riscaldamenti al giorno! Non ho nemmeno il vetrocamera alle finestre…vi spiego come.
Abbiamo ristrutturato un appartamento di 110 mq. Per climatizzarlo, abbiamo scelto l’irraggiamento, con un impianto composto da pannelli radianti a soffitto e (ormai classica) caldaia a condensazione ad alta efficienza per l’inverno, più un compressore per l’estate.
Non tifo per l’uno o l’altro tra i vari sistemi. Certo sogno di poter avere tutto da fonti rinnovabili, ma è troppo fuori dalla mia portata.
Posso solo raccontare la mia esperienza, se può essere utile.
Confesso di avere un immenso vantaggio, poiché il termotecnico che mi ha consigliato ed eseguito i lavori, è mio cugino, persona che gode di grande stima in tutta la zona, grazie al suo essere sempre aggiornato, ed alla precisione nel suo lavoro.
Senza pensarci troppo, e pur rendendosi conto che l’investimento iniziale sarebbe stato leggermente più consistente, ci ha invitati a questa soluzione, la quale ci avrebbe portato (e di fatto ci sta portando) i seguenti vantaggi:
Consumi bassissimi
Pareti libere dai termosifoni
Temperature omogenee in tutto l’appartamento
L’irraggiamento scalda tutto ciò che c’è (ed in effetti, i mobili, i letti…tutte le cose si “intiepidiscono” grazie allo scambio termico tra superifici che scalda tutto l’ambiente)
Le temperature di servizio dell’acqua in circolo sui pannelli sono di 40 – 45 gradi per l’inverno e 15 – 17 in estate, quindi sia la caldaia che il compressore, lavorano davvero poco!
In estate qui fa molto caldo, la casa è semplicemente fresca, senza getti di aria gelata addosso, che bene non fanno.
L’impianto a soffitto, mi ha poi permesso di salvare il pavimento in marmo, di tutta la casa (risparmiando tempo ed un sacco di soldi), poiché la struttura diventa portante anche per tutto l’impianto elettrico.
Il tutto viene gestito, per ora, da un solo crono termostato automatico, in confugurazione base, ma che già rende la casa davvero molto confortevole! Vi garantisco che uscire dalla doccia, ed andare in camera senza percepire quasi la differenza, o rimanere congelati dall’aria condizionata, è davvero una sensazione nuova!
La configurazione finale, prevede un termostato in ogni stanza, una centralina elettronica (gestibile anche dallo smartphone o da un pc, ed in remoto) che legge le temperature di ogni stanza, esclude quelle che hanno già raggiunto la temperatura impostata o attiva quelle che ne hanno bisogno….
Costa un po’ in più.. già così va benissimo!!
Grazie della tua testimonianza Tommaso.
Concordo che un investimento iniziale “ragionato” è la spesa migliore, dato ti consentirà di tenere bassi i costi di gestione!
Grazie e a presto!
Buonasera, abito sul litorale laziale in provincia di Viterbo in una villetta di 200 mq disposta su 2 livelli più un piano mansardato.
Anche a parer mio il pellet non è poi così conveniente ed è per questo che ho deciso di installare un termocamino e prevedere gli allacci per un eventuale caldaia. Inoltre è stato installato un’impianto fotovoltaico di 6 kw.
Attualmente vorrei ricorrere ad un altro sistema di riscaldamento più facile da gestire e che consenta di ottenere una temperatura omogenea in tutte le stanze.
Rimango in attesa di un suo consiglio
Saluti
Cari ragazzi e sig. Marcello leggo per la prima volta questo sito mi piace leggere i commenti dei (clienti) li metto traparentesi perche dopo 30 anni nel settore idraulico Per me il cliente un amico visto che se lavori seriamente ogni cliente diventa la persona che ti aiutera nel tempo a sviluppare la tua voglia di intraprendere detto questo credo che le soluzioni tecnologiche di oggi sono validissime a me piacciono là soluzione a Pompe di Calore ma la prima cosa è la costruzione dell immobili ,la mia soluzione vivendo ormai da molti anni in Romania io ho un immobile di mq.180 e lo riscaldo con stufa a ceramica classica a legna e qui ti dico che sono 2mesi e di solito siamo sempre a meno 15 e in casa a più 25 e con 500 euro anno riscaldo casa .
Gentile Sig. Marcello,
dovrei ristrutturare l’abitazione famigliare, di circa 100 mq in provincia di Roma, che attualmente si dota per il riscaldamento di un termocamino a legna, ben performante devo dire ed in aggiunta un impianto con radiatori con caldaia GPL anche per la produzione di acqua calda, con le pecche che lei ha ben rappresentato nell’articolo sopra, la scomodità dell’utilizzo della legna e il costo del GPL.
Per quanto riguarda l’isolamento della casa nonostante si trovi in zona collinare , l’isolamento interno con lana di roccia e tamponatura a forati la rende abbastanza efficiente, ovviamente l’intenzione è di montare infissi alta efficienza energetica, ma sono in dubbio su come modificare l’impianto di riscaldamento visto la mia attività lavorativa che mio porta fuori casa tutto il giorno durante la settimana.
Che consigli può darmi.
Ciao Giuseppe!
Una valutazione corretta di cosa è necessario fare per ottimizzare il tuo impianto di riscaldamento, merita un ragionamento che non posso svolgere qui.
Posso però accennarti che il tuo nuovo impianto di riscaldamento dovrà essere la soluzione personalizzata per la tua casa e la tua famiglia.
Questo perché nessuna casa e nessuna famiglia sono uguali alle altre, per cui chi propone “La solita soluzione standard” a tutti non ha NESSUNA possibilità di risolvere i tuoi problemi di riscaldamento
Noi facciamo questo e altro con sistema Sistema Calor360™ – L’Impianto di Riscaldamento Garantito 20 ANNI, del quale puoi leggere tutti i dettagli al link http://calor360.com/
La logica è, naturalmente, fare in modo che tu per 20 anni debba semplicemente “goderti” il tuo impianto di riscaldamento, dando per scontato che far fare la manutenzione a noi ti terrà lontano da qualsiasi rischio.
Se sei interessato a valutare la nostra soluzione Calor360™ sviluppata appositamente per la tua casa e la tua famiglia, non devi far altro che:
– compilare il modulo che trovi alla pagina https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
– rispondere al questionario che riceverai entro pochi minuti sulla tua email (se non lo ricevi controlla non sia finito nella cartella “Spam” o “Promozioni”)
– inviarmi le altre informazioni che ti chiedo nella stessa email e che mi servono per iniziare a “inquadrare” le tue esigenze.
Per ora grazie mille e a presto!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista™
Creatore di Calor360™ – L’impianto di Riscaldamento garantito 20 ANNI
Grazie mille per il tuo commento, Angelo!
Ciao Chiara,
per un consiglio serio e non da poche righe, ti invito a:
– compilare il modulo che trovi alla pagina https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
– rispondere al questionario che riceverai entro pochi minuti sulla tua email (se non lo ricevi controlla non sia finito nella cartella “Spam” o “Promozioni”)
– inviarmi le altre informazioni che ti chiedo nella stessa email e che mi servono per iniziare a “inquadrare” le tue esigenze.
Indicami anche un tuo cellulare in modo da poterci sentire una volta ricevuto tutto!
Per ora grazie mille e a presto!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista™
Creatore di Calor360™ – L’impianto di Riscaldamento garantito 20 ANNI
Ciao Maurizio e grazie per il tuo commento!
In realtà io non odio il pellet, semplicemente dico che:
– non è il modo più economico per scaldarsi a casa
– non è nemmeno il più comodo per tutte le cose che già racconto nell’articolo
Per quanto riguarda i dettagli tecnici che tu evidenzi, sappi che è stata la mia scelta dall’inizio evitare di parlare di cose troppo tecniche, che non interessano affatto all’utente finale.
Infatti gli esponenti N, i poteri calorifici dei combustibili e altre cose del genere le lasciamo “dietro le quinte”.
Condivido quello che dici sui costi di gestione, infatti con i miei clienti parlo solo di benefici (accensione 24 ore su 24 ad esempio) e di quelli che sono i relativi costi di gestione.
A presto,
Marcello
Ciao Giuseppe,
la tua domanda ha bisogno di una risposta articolata, che non può essere confinata in queste poche righe.
Se vuoi che ragioniamo su quella che può essere la soluzione ottimale per la tua casa e la tua famiglia:
– compila il modulo che trovi alla pagina https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
– rispondi al questionario che riceverai entro pochi minuti sulla tua email (se non lo ricevi controlla non sia finito nella cartella “Spam” o “Promozioni”)
– inviami le altre informazioni che ti chiedo nella stessa email e che mi servono per iniziare a “inquadrare” le tue esigenze.
Indicami anche un tuo cellulare in modo da poterci sentire una volta ricevuto tutto!
Per ora grazie mille e a presto!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista™
Creatore di Calor360™ – L’impianto di Riscaldamento garantito 20 ANNI
Ciao Francesco,
non ho capito se il tuo problema è il riscaldamento o solo l’acqua calda, dato che il dispositivo che mi citi è un semplice scaldacqua.
Mi fai avere qualche altro dettaglio?
Grazie,
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista™
Creatore di Calor360™ – L’impianto di Riscaldamento garantito 20 ANNI
Ciao Paolo,
mi fa piacere che tu abbia trovato la soluzione che più ti soddisfa.
Preciso solo un paio di cose:
– il pellet te lo consegnano “comodamente in garage”, per cui devi avere un garage e non tutti ce l’hanno
– chi sposta i sacchi di pellet? Se lo fai tu devi averne il tempo e la voglia
– non cambierei la “freddezza” estetica di un sistema di riscaldamento AUTOMATICO con la bellezza della fiamma, che però è accompagnata da fatica, sudore, polvere e spazio dove mettere il combustibile.
Tuttavia credo che sia una grande ricchezza il fatto che siamo tutti diversi.
Ti saluto,
Marcello
Ciao Marcello. Devo ristrutturare casa di 130 mq a Salerno e rifare l’impianto di riscaldamento e acs. Attualmente é alimentato da una caldaia a metano. Mi spiegheresti brevemente le differenze tra una caldaia cosí ed una a condensazione. E invece quando parli di pompa di calore? Oltre a provvedere al riscaldamento della casa, dovrei pensare anche a rinfrescare in estate….
Salve sig Marcello
Stò finendo di ristrutturare un rustico con muri da 50 cm alla periferia di Verona, composto da un salone di 80 mq alto circa 6 mt , altre varie stanze per circa 130 mq alte circa 4,5 mt , ho predisposto l’impianto riscaldamento a pavimento. Pensavo di utilizzare una caldaia a legna (visto che la legna posso averla a poco) ma sorge il problema di un costante continuo carico di legna varie volte al giorno. Avrei opzionato per una caldaia a pellet ma ho visto molti tipi e marche ( una vera giungla). Gradirei un tuo riscontro visto la tua professionalità se può andar bene il pellet o altri sistemi per questo tipo di abitazione…
grazie fin d’ora….
Giovanni
Non ho letto tutto l’articolo ma dopo un po’ ho capito dove si andava a parare .
Ci saranno tante persone a cui viene in mente di passare al riscaldamento con stufe a legna o a pellet senza mai averne mai vista una dal vivo a funzionare .
A parte il discorso di andare nel bosco a raccogliere la legna d’inverno che sembra una barzelletta raccontata a persone di citta’ .
La legna si fa prima e si raccoglie nella legnaia .
La stufa a legna ma anche quella a pellet impone certi impegni , come costi aggiuntivi per un nuovo impianto , pulire la canna fumaria e pulire la stufa .
A seconda della stufa va pulita piu’ o meno spesso dalla cenere , si sporca per terra quando si mette la legna , si crea piu’ polvere e in certi casi bisogna dipingere piu’ spesso la stanza .
Nel caso che poi uno disponga di un vasto giardino o piccolo bosco la legna la trova quasi gratis, nel senso che va tagliata , accatastata ecc. , servono macchinari che consumano e deperiscono .
Io non toglierei mai l’ impianto a metano per sostituirlo integralmente con uno a pellet o legna , giusto per il fatto che se mi ammalassi una settimana oppure se andassi in vacanza come farei a scaldare casa ?
In molti casi e’ utile abbinare i 2 impianti perché riscaldano piu’ velocemente la casa , se manca la corrente la stufa a legna funziona comunque , oppure posso scaldare solo una porzione di casa .
Non esiste una app per lo smartphone che sopperisca a queste cose ed e’ giusto saperle .
Nonostante tutto questo quest’ anno sono passato dal camino a legna aperto con una stufa a legna .
Risultato sono passato da 500 a 200 metri cubi di metano al mese nei mesi freddi .
Se abitassi in un appartamento da 60 metri quadri , non farei tutta questa fatica , metterei un buon climatizzatore con pompa di calore , sperando che non manchi corrente .
Bisogna valutare tutte le opzioni possibili , non esiste un’ unica taglia indossabile da tutti .
Ciao Giovanni,
hai individuato perfettamente il problema del sistema.
Molti pensano che io sia contro la biomassa, invece il mio pensiero è semplicemente questo: IL SISTEMA CHE SCALDERA’ CASA TUA DEVE ESSERE AUTOMATICO.
E ce ne sono tanti, basati su caldaia, pompe di calore di ogni genere, marca e specie…
Quando i clienti mi dicono che gli piace il camino o la stufa, che gli piace vedere la fiamma, che gli fa compagnia, io suggerisco di considerarla come un televisore. Che fa anche caldo.
Ma il tuo impianto di riscaldamento non può dipendere dalla voglia di spostare la legna, il pellet, il nocciolino, il cippato, la sansa o quello che ti pare.
La soluzione proposta nell’articolo credo possa essere un buon compromesso per chi ha biomassa disponibile gratis o, comunque, a basso costo, e un sistema completamente automatico.
Che ne pensi?
Grazie,
Marcello
Ciao Giuseppe,
non dovrei risponderti dato che non hai avuto la voglia di andare fino in fondo nella lettura, ma mi sto un pò abituando a chi è colpito dalla SINDROME DI FACEBOOK: leggete solo i titoli o poco più e poi commentate sulla base di quello (poco) che avete capito.
Sono felice per te che ti trovi bene con la soluzione a legna ma devo confessarti che certe cose che hai scritto non mi tornano:
– non ho tanti tra i miei clienti ad avere un “piccolo bosco” dove trovare la legna quasi gratis
– con un investimento molto modesto potresti mettere sotto continuità l’alimentazione elettrica di una caldaia o una stufa e scopriresti che puoi avere per ore acqua calda e riscaldamento anche in assenza di elettricità di rete.
Sul fatto che bisogna valutare tutte le opzioni possibili, ti ricordo che stai parlando con chi scrive da oltre due anni queste parole:
“Ciao,
sono Marcello Contu, il creatore del marchio Il Tuo Amico Impiantista™, il primo e unico marchio in Italia che si occupa di realizzare impianti di riscaldamento personalizzati per le famiglie e le loro case.
Durante le centinaia di sopralluoghi e di installazioni che ho fatto in questi anni, nei contesti più diversi, ho scoperto che ogni casa è differente.
E ho anche potuto vedere che ogni famiglia ha esigenze diverse da quelle di tutte le altre famiglie.
Per questo motivo mi sono messo a studiare come poter liberare le famiglie dai problemi ai loro impianti di riscaldamento, che gli rendevano impossibile vivere bene la loro casa.
Non capivo infatti come potevano continuare a sopportare gli idraulici improvvisati, perdendo il conto di quanti soldi e di quanti interventi avevano buttato.
Ho scoperto che solo studiando le tue esigenze e come si comporta la tua casa, posso costruire per te il Sistema CALOR 360™ personalizzato per la tua casa e la tua famiglia, ossia l’unico adatto a risolvere definitivamente i tuoi problemi di riscaldamento.”
Puoi trovarne conferma al link: https://iltuoamicoimpiantista.com/chi-siamo/
Grazie e a presto!
Marcello Contu
Sono della stessa idea . La gente è impazzita . Potevo capire quando il pellet costava 2 euro al sacchetto , ma ora a 5 non ha nessun senso . Nonostante ciò , sono tutti fissati . Oltre al fatto che le caldaie a condensazione rendono vicino al 100 % mentre le stufe a pellet al massimo al 90 % ma direi intorno all’ 80 % realisticamente ( le migliori ) , sempre che le tieni pulite e col miglior pellet . quindi una cosa assolutamente assurda . Non parliamo poi del camino che disperde nella canna il 70 % del calore . La sola cosa che potrei accetare sarebbe una stube , o una stufa a razzo . comunque un girofumi , ma la casa deve essere costruita intorno a questi progetti . Diversamente montagne di soldi buttati al vento . Sono contro il solare/termico , pompa che gira , dopo un po’ perdono i filetti ….. lasciamo poi perdere il fotovoltaico , altra assurdità secondo me . La parola d’ordine è isolare isolare isolare .
Buongiorno a tutti, sono in procinto di acquistare una villetta molto recente, in provincia di Gorizia. Nuova (mai abitata prima) , anno di costruzione 2009, ha 75 mq al piano terra ed altrettanti sopra (mansardati), ha un cappotto esterno da 7 cm e serramenti di ultima generazione. L’impianto di riscaldamento non lo saprei descrivere, comunque ha i classici radiatori con caldaia a metano. Purtroppo la villetta non ha quella che ritenevo la cosa più importante: il riscaldamento a pavimento, che nel mio immaginario lo vedo come la panacea di tutti mali, calore costante e costi contenuti.
Considerato che al piano terra c’è un enorme openspace di 58 mq, al centro la scala che porta su, e sopra le 3 camere con un bagno tutto mansardato, devo aspettarmi costi esorbitanti per riscaldare? Cosa mi consigliate per gestire al meglio la cosa in considerazione che a me piace molto stare al caldo?
Ho colto bene il fatto che qui la stufa a pellet è vista negativaente, ma in questo caso una stufa a pellet canalizzabile forse potrebbe essere una buona soluzione da abbinare al riscaldamento esistente?
Grazie mille!
Le valutazioni da fare sono diverse di caso in caso. A parte le considerazioni a contorno che possono essere molteplici, c’è di fatto che per riscaldare casa serve energia termica.
Un sacco di buon pellet da 15 kg con un potere calorifico inferiore di 5 kwh/kg, costa mediamente 5 euro/sacco, ossia 0,34 euro/kg. Ne segue che dividendo 0,34 euro/kg con 5 kwh/kg, ottengo un costo dell’energia termica pari a 0,068 euro, ma considerando un’efficienza della caldaia a pellet del 90% in media, ho un costo effettivo di 0,076 euro/kwh.
Analogo discorso, con una caldaia dove il combustibile è il GPL. Il potere calorifico inferiore è di 10 kwh/litro, costa mediamente 0,96 euro/litro. Ne segue che dividendo 0,96 euro/kg con 10 kwh/kg, ottengo un costo dell’energia termica pari a 0,096 euro, ma considerando un’efficienza della caldaia a condensazione del 95% in media (con il sistema di riscaldamento con radiatori il rendimento non è il massimo), ho un costo effettivo di 0,10 euro/kwh.
Con il gas metano questa differenza non c’è. Con la pompa di calore il costo del kwh scende addirittura a 6 centesimi, senza considerare che con le nuove tariffe elettriche del 2018 per chi riscalda casa solo con l’elettricità, il risparmio potrebbe essere superiore, e senza considerare la presenza di un eventuale impianto fotovoltaico. Di qui in poi le soluzioni sono molteplici.
Valido articolo.
Ottimo commento!
Fammi avere un tuo numero per mail: mi fa piacere un confronto!
Sto ristrutturando un appartamento di 120mq circa zona climatica E 400 slm, coibentandolo internamente con pannelli eps grafite da 10-12cm e controparete laterizio da 8. Serramenti pvc triplo vetro e tripla guarnizione, ambiente soprastante riscaldato e pavimento verso l’interrato, isolato. Impianto di riscaldamento a collettori e radiatori, ma vorrei staccarmi il più possibile dal gas metano (che attualmente uso x alimentare una caldaia a condensazione). Non mi fa paura spostare sacchi/legna ne pulire la cenere e l’idea, compatibilmente con la posizione delle canne fumarie e tenendo i radiatori come “riserva”, era la realizzazione di una stube. Cosa ne pensi e che altro mi consiglieresti in alternativa alla ole?
Ciao marcello sono molto interessato all argomento, anche solo per informazione personale o x migliorare.
Ho acquistato una villettina a schiera su 2 piani con taverna.
Il riscaldamento ě al momento organizzato cosi.
Camino taverna che sfruttiamo di sera, stufa a pellet piano terra dove si sta praticamente mattina e termosifoni piano notte. Ovviamente x lavoro la casa ě disabitata dalle 8 alle 18.
Avresti qualche consiglio su come sfruttare al meglio o su qualche modifica da fare..?
Ciao Fabio!
La mia risposta è la stessa dell’articolo: per me un sistema di riscaldamento può solo essere AUTOMATICO.
Non ragionare solo sul fatto che OGGI non ti spaventa spostare sacchi/legna né pulire la cenere.
Ricordati che, nella vita, succede che:
– si invecchia
– ci si può prendere un raffreddore o una febbre che ci passi la voglia di andare a spostare sacchi e pulire la cenere.
Tutto qui.
Le persone spesso mi dicono che sono contro i sistemi a biomassa.
Invece io, semplicemente, vorrei che chi li sceglie fosse consapevole di cosa sta comprando!
Grazie e a presto,
Marcello
Ciao Marco!
Come forse hai letto in qualche mio articolo, per me i sistemi di riscaldamento devono essere automatici.
Quindi il pellet va bene solo se hai voglia di fare tutto lo “sbattimento” che hai potuto leggere nell’articolo.
Se ti va che ragioniamo insieme sul sistema di riscaldamento più adatto per casa tua, contattami pure alla mia email personale [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello
Per capire se posso aiutarti mi servirebbe avere delle altre informazioni.
Se ti va che ci ragioniamo, contattami pure alla mia email personale [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello
Ciao Luca.
Senza entrare nel tecnico, una caldaia a condensazione è un dispositivo che è capace di “rubare” calore dai fumi prima che questo venga disperso in atmosfera.
Per questo motivo ha rendimenti molto superiori rispetto a una caldaia convenzionale.
Se è tua intenzione provvedere sia al riscaldamento che al raffrescamento, una delle soluzioni possibili è utilizzare come unico generatore una pompa di calore aria-acqua: si tratta di un dispositivo molto efficiente, che produce acqua calda in inverno (che manderai su radiatori, ventilconvettori) e acqua fredda in estate (che puoi impiegare su dei ventilconvettori).
Se ti va che ne ragioniamo insieme, contattami pure alla mia email personale [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello
Ciao Federico,
sei l’ennesimo che incontro che basa i suoi discorsi sul nulla.
Sei un installatore che non è capace a ottenere i nostri risultati?
Posso capirti che faccia rabbia, ma sappi che io non dico MAI bugie.
E sono pronto a dimostrarti dal vivo che ho ragione.
Saluti,
Marcello
ciao Marcello,
mi sono imbattuta nel sito perchè sto cercando di documentarmi su come migliorare il sistema di riscaldamento di casa che ad ora fa pena. Premetto che non so esprimermi bene perchè in questo campo sono “analfabeta”. Dunque abbiamo una caldaia a condensazione abbinataa termosifoni in alluminio, che però quando è in funzione tira gas in continuazione salvo poi fermarsi quando raggiunge la temperatura impostata, ma sai quanto gas se ne va? Improponibile. Mi hanno suggerito che quel tipo di caldaia funziona bene con acqua a 50-55 gradi ma fa ridere perchè così non scalda i termosifoni e quello del tinello è costantemente mezzo freddo. Per arrivare a 16 gradi occorre in pratica rovinarsi.
C’è qualcosa che non va. Devo dirti che in principio l’installatore aveva concepito l’impianto a pavimento, poi veniva troppo caro e abbiamo optato per normali termi in alluminio. Non è che ormai aveva ordinato la caldaia per un impianto a pavimento e ora con questo è poco compatibile? Puoi darmi 2 dritte?
Ciao Carla, e grazie per il tuo commento!
Devo dirti la verità.
Senza entrare nel tecnico, una caldaia a condensazione è un dispositivo che è capace di “rubare” calore dai fumi prima che questo venga disperso in atmosfera.
Per questo motivo ha rendimenti molto superiori rispetto a una caldaia convenzionale.
Quindi la prima notizia che posso darti è che cercherei di farla lavorare con acqua ancora più fredda che a 55 gradi, per aumentare al massimo il rendimento della caldaia.
Ovviamente, devi allungare le ore di accensione e tenere sotto controllo i consumi con letture quotidiane sul contatore gas.
Se ti va che ne ragioniamo insieme, contattami pure alla mia email personale [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista™
Creatore di Calor360™ – L’impianto di Riscaldamento garantito 20 ANNI
Buonasera Marcello,
ho visto qualche suo video su youtube, complimenti sull’idraulico da incubo concordo pienamente.
per quanto riguarda il blog il titolo che ha messo non è corretto ed ingiusto in quanto nella mia zona ci sono moltissime persone che hanno fatto impianti a pellet compreso ingegneri come lei quindi ci saranno le condizioni a seconda dei casi di utilizzo della biomassa.
rispettando i suoi concetti validi a mio giudizio non completamente cordiali saluti.
Complimenti a Marcello, mai visto un trattamento del problema così ben fatto.
Paolo
Grazie mille, Paolo, molto gentile.
Qual’è la cosa che ti ha colpito maggiormente?
A presto,
Marcello
Buonasera Mario, e grazie per il tuo commento.
Vedi, io argomento sulle cose che dico, tuttavia rispetto chi si trova benissimo con soluzioni che non condivido.
Come ho detto tante volte, non sono contrario a priori alla biomassa, l’importante è che ciascuno sia consapevole di cosa sta acquistando.
In particolare, dell’impegno che ci vuole per tenere il sistema funzionante (carico, pulizie, stoccaggio del combustibile).
Come mia impostazione, un sistema di riscaldamento può essere solamente automatico!
Grazie e a presto,
Marcello Contu
Salve Ingegnere, le scrivo perché sono in cerca di un consiglio. Mi accingo a ristrutturare una casa sita nel centro storico di un paesino. La casa al momento non ha alcun impianto di riscaldamento quindi devo fare la scelta migliore per non mangiarmi le mani in futuro. Le do alcune caratteristiche della casa: misura circa 110 mq, si espande su 2 piani (piano terra corrisponde al piano giorno, il superiore a quello notte). Essendo una casa “storica” ha dei muri molto spessi e non presenta segni di muffa o infiltrazioni. Sarà dotata di finestre e balconi in PVC ad alta efficienza termica. La casa non è vicina alla strada quindi qualsiasi combustibile (pellet, legna, gas) dovrà essere trasportato “a mano” fino all’abitazione.
In queste condizioni, quale tipologia di riscaldamento consiglierebbe?
Grazie mille
Ti ho scritto sulla tua email!
Buonasera signor Marcello mi può lasciare la mail volevo chiederle alcune informazioni, molto interessante quello che hai scritto.
Saluti Luca
Buongiorno Luca,
puoi tranquillamente contattarmi alla email [email protected]
Grazie e a presto,
Marcello