Il primo motivo è che sei una persona adorabile e bellissima.
Una persona stupenda sotto ogni punto di vista.
Il secondo è che tu VUOI, MERITI E PRETENDI il meglio, ed io amo solo le persone così.
Soprattutto oggi, in tempi di crisi, NON TUTTI AMANO FARE IL PROPRIO LAVORO, ed il cliente è sempre più spesso considerato solo un numero per arricchirsi o per fare semplicemente quadrare il bilancio.
Questo discorso vale anche per le aziende: magari compri un capo d’abbigliamento e ti rendi conto troppo tardi che ha dei difetti di cui non ti eri accorto al momento dell’acquisto.
La spiegazione è quasi scientifica.
In tempi di crisi economica, succede sempre più spesso che le persone non facciano il lavoro per il quale si sentono portati e realizzati, ma facciano quello che trovano o quello che pensano renda di più alle loro tasche.
Di conseguenza NON METTONO AMORE IN CIO’ CHE FANNO, e la qualità del servizio da loro offerto ne risente pesantemente.
Pensa che ci sono alcuni che, addirittura, trattano i clienti come se dessero fastidio!
Il primo mi è successo un paio di settimane fa.
Ero in una zona che non conoscevo bene, sono entrato in un bar quasi completamente vuoto e ho chiesto se potevano farmi un tramezzino da portare via.
Dunque hanno iniziato a farmelo … con una imbarazzante lentezza da bradipo de “L’era Glaciale”.
Notando che stavano impiegando molto tempo per mettere tonno e maionese dentro al pane, ho deciso di guadagnare un po’ di tempo pagando subito alla cassa.
Ma la cameriera forse non aveva voglia di fare cassa.
Lo deduco dal fatto che ha fatto finta di non vedermi, giracchiando di qua e di là per il locale con aria annoiata. Forse perché il mio tramezzino non era ancora pronto … chissà.
La signora, che lo stava preparando di fronte a me, era ancora lì che spalmava la maionese in perfetto stile moviola.
Poi, un cliente è andato alla cassa, e io, che me ne ero momentaneamente allontanato, mi sono accodato a lui con la speranza ancora viva di poter pagare.
La cameriera, però, con aria scazzatissima, ha fatto pagare solo il signore prima di me, mi ha ignorato e si è allontanata dalla cassa con noncuranza.
Infatti ha iniziato a mettere a posto le brioches rimaste in vetrina.
Questo è solo un esempio.
È solo per dirti che …
Perché tu sarai sempre, agli occhi di chi non ama fare il proprio lavoro, come una mosca fastidiosa, ma indispensabile per la sopravvivenza.
Un’altra volta mi è capitato, in un negozio, di pagare un accessorio di basso costo con un pezzo da 50 Euro. Il proprietario del negozio non aveva da cambiare i soldi per darmi il resto, e, con aria scocciata, mi ha detto che avrei dovuto avvisarlo quando sono entrato di avere “una banconota così grossa”.
La cosa mi ha stupito, ma mi ha fatto anche riflettere.
Insomma … neanche se fosse il collega di lavoro che ti sta tanto sul culo sarebbe una cosa furba da fare.
La risposta che mi sono dato è che la cultura del “amo il mio cliente perché amo fare il mio lavoro” in Italia è difficile da trovare.
E pensa che una volta una mia amica mi ha raccontato di essere entrata in un supermercato vicino all’orario di chiusura, scusandosi per l’ora e chiedendo se poteva prendere una bottiglia d’acqua.
Peccato che la mia amica abbia sentito benissimo, quindi ti lascio immaginare cosa sia successo dopo!
Credo che i denti ora manchino al proprietario del supermercato!
Il fatto è che tu, anche nelle piccole cose,
E questo perché
Visto che l’impianto di climatizzazione o di riscaldamento condiziona tanto la qualità della tua vita, è INDISPENSABILE che tu chiami proprio me e non il primo impiantista che trovi sull’elenco.
Penso che tu sia unico, insostituibile, e farò tutto quanto è in mio potere per soddisfare i tuoi bisogni e le tue esigenze con soluzioni personalizzate ad un prezzo conveniente.
Questo è anche uno dei motivi per cui chi si è già rivolto a me spesso mi dice:
“Sai? Hai fatto proprio bene a chiamarti. È la verità. Non sei solo una persona che offre un servizio, come molti altri. Sei un professionista che ha veramente a cuore me, la mia famiglia, i miei cari.”
P.S. Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.
A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.
Li puoi leggere e vedere alla pagina DICONO DI NOI del blog!
P.P.S. Sei curioso di scoprire se il nostro sistema è adatto per risolvere definitivamente i tuoi problemi con l’impianto di riscaldamento?
Pensi che io possa essere la persona giusta a consigliarti in una decisione così importante?
Allora la cosa migliore che puoi fare è agire subito!
Grazie e… Attendo di leggerti!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista®
Creatore di Sistema Smarturo™ –
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Complimenti Marcello, un altro articolo ricco di informazioni pratiche.
In effetti anche a me è capitato di sentire il fastidio di cui parli ma, sino ad oggi, non ne conoscevo la causa.
PS: la guida l'ho fatta leggere al mio idraulico, perchè si facesse un esame di coscienza.
Ciao Giovanni, grazie per il commento.
Se ho dedicato tempo (alcune decine di ore, sigh...)
a scrivere questa guida è anche perché mi sono scocciato
di vedere "gli esperti" dire bugie spudorate davanti ai
loro clienti pur di portare a casa un interventino in assistenza.
Credo che sia ora di spazzare via dal mercato tutti gli
improvvisati e i disonesti.
Perché i clienti non sono stupidi.
A me è già capitato personalmente di incontrare una
cliente ultra-ottantenne che si era documentata
su internet in merito a problemi tecnici: finito
il tempo dell'anello al naso.
P.S. Devo ricordarmi di scrivere un articolo sui
termo-idraulici che dicono di sostituire un pezzo
sulla caldaia ma, stranamente, lo portano sempre via...
Un giorno spiegheremo perché!
P.P.S. Per aiutarti, il motivo non è lo smaltimento ;-)
E bravo Marcello!
Grazie Sebastiano. C'è qualcosa in particolare che hai apprezzato o degli aspetti che devo approfondire meglio?
Il tecnico porta via il pezzo perché anche lui deve dimostrare che quell'intervento lo ha effettuato davvero e lo deve rispedire in ditta per poter avere il suo corrispettivo! Le ditte serie lavorano così! Parlo ovviamente di tecnici specializzati di un marchio ben preciso, non di coloro che son "specializzati in tutto"!
Buongiorno Daniela.
Questo è vero se l'intervento è stato realizzato in garanzia, per cui l'installatore deve rispedire il pezzo in azienda per avere il rimborso.
Se lavori nel settore, come mi è sembrato per come tu sei informata, sai bene che ci sono tutta un'altra serie di motivazioni, un pò meno lecite.
Stay tuned!
Davvero complimenti, ottimo articolo!!
Non Ho capito l'incipit " se sei un ingegnere non leggere",
onestamente da Ingegnere questo articolo mi ha arricchito non poco!!
Continua cosi, in bocca al lupo! ;)
Grazie per il tuo commento: sono lieto che abbia trovato la lettura interessante!
L'incipit ha questo senso: avendo molto semplificato concetti di termotecnica, certamente il lettore medio ne trae vantaggio, mentre mi aspetto che i tecnici storcano il muso!
Però potevi aggiungere che gli idraulici certe cose non le fanno per male ... è che proprio non le sanno. :-) Bell'articolo. (Neanche io ho storto il naso ;-))
Vincenzo, condivido sul fatto che la maggior parte non sono in malafede.
Contemporaneamente credo che chi non ha i requisiti minimi per stare sul mercato, dovrebbe mettersi da parte: quando ti vendi come la soluzione ai problemi del cliente e ogni nuovo intervento è esso stesso il problema... mi sembra che non vada bene.
Quando prendi dei soldi al cliente per il tuo intervento che non ha risolto ma amplificato... uguale!
Non è più tempo per chi si improvvisa: è arrivato il tempo dei professionisti. E, come sai, non dipende né da quanti anni hai o in che anno hai iniziato l'attività.
La domanda per me è: quando hai smesso di studiare?
Grazie per il commento e, se ci sono altri argomenti che ti piacerebbe venissero sviluppati, scrivimi pure qui, o su Facebook (https://www.facebook.com/IlTuoAmicoImpiantista): proverò a parlarne in uno dei prossimi post!
bravo marcello....io ho capito tutto....ma forse avrei diviso il post in due puntate....
Ho installato nella mia abitazione una caldaia a pellet red 365 e I consumi per 18 ore al giorno di riscaldamento , su 170 mq , è di 2 sacchi da kg 15...circa 10 euro. Manutenzione pari a zero , autonomia con carico 1 settimana. ..come vedi hai poco conoscenza sulla materia pellet. .
Ciao Massimo!
Mi fa piacere che tu sia contento della soluzione trovata per casa tua.
Io confermo le cose che ho scritto nell'articolo, in particolare:
- Se tu hai quei consumi con la tua caldaia, probabilmente vivi in una casa ben coibentata, per cui, con sistemi diversi come una caldaia a condensazione o una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza, spenderesti ancora di meno.
- 2 sacchi di pellet x 15 kg al giorno sono pur sempre 900 kg al mese: chi li sposta?
Se lo fai tu, è un'attività che trovi gradevole?
La fa qualcun altro per te?
Avrai sempre voglia di farlo?
Come vedi, le mie perplessità restano inalterate e continuo ad amare soluzioni diciamo più automatiche!