Pellet

Perché una stufa a pellet non è la soluzione per risparmiare – Riscaldamento da incubo (puntata 1)

Dirai: cosa c’entra una stufa a pellet col mare!?

Sempre più spesso incontro persone esasperate perché spendono un sacco di soldi per riscaldare casa.

E tante di loro si sono convinte che sostituire la vecchia caldaia con una stufa o una caldaia a pellet sia la soluzione per ogni loro problema.

Altrettanto spesso, assisto a discussioni accese tra chi tifa per uno dei tanti tipi di caldaie e chi ama l’idea del pellet.

In questo articolo voglio uscire dal solito “scontro ideologico”, più adatto a una lotta tra religioni che al sistema per riscaldarsi durante l’inverno!

Non che io sia insensibile al discorso biomassa… ma bisogna fare un paio di distinzioni importanti.

Un giorno ho incontrato una coppia molto simpatica che stava costruendo una bellissima casa davanti al mare di Arzachena e aveva le idee ben chiare su come climatizzare casa:

– voleva climatizzarla con un sistema radiante a pavimento;

– immaginava di alimentare il sistema con una stufa a legna in inverno e con una pompa di calore aria-acqua per l’estate.

La scelta della stufa a legna era per loro una questione di buon senso:

Il tanto terreno attorno alla casa produceva una quantità di legna tale da garantirgli l’autonomia completa o quasi. In questo modo avrebbero anche evitato di lasciarla marcire a terra, dati i divieti di bruciarla in campagna.

Le mie prime riflessioni, poi da loro condivise, sono state:

– siete sicuri che tutti i giorni di tutti gli inverni avrete voglia di raccogliere la legna, portarla a casa, pulire la stufa dalla cenere, riempirla di legna e tenerla sempre carica?

– e cosa succederà i giorni che non ne avrete voglia? starete al freddo?

– e se per caso dovete stare fuori per mezza giornata, chi si occupa di fare questa serie di operazioni?

La soluzione concordata è stata semplice:

perché non fare lavorare anche in inverno la pompa di calore aria-acqua già prevista per il raffrescamento estivo? Nessun costo aggiuntivo, nessuna complicazione negli impianti già realizzati.

In questo modo la pompa di calore è sempre il generatore principale, che produce acqua calda in inverno e acqua fresca in estate (da utilizzare dentro i tubi del pavimento radiante).

Quando i clienti avranno la voglia, il tempo e la possibilità di far funzionare la stufa a legna, la pompa di calore starà “a riposo”, per tornare pienamente in funzione appena necessario.

Sarà un pò pigrizia e un pò l’odio per le perdite di tempo, ma non riesco a immaginare che l’impianto di riscaldamento di casa mia possa dipendere da:

– avere voglia/tempo di andare a comprare il pellet (compresi gli accessori tipo capire dove costa di meno, quale tipo è migliore o meno tossico,…);

– caricarlo sulla macchina, portarlo a casa, scaricarlo in un deposito (sperando di avere lo spazio dove conservarlo) e, all’occorrenza, portarlo su e caricare la stufa;

– pulire la stufa dalla cenere, accertarmi che la combustione sia efficace,…

Vivrei questa cosa come una specie di condanna all’ergastolo.

Quindi potete immaginare il mio terrore a sentire persone anziane vantarsi di aver appena installato la nuova stufa a pellet.

Perché mi chiedo chi farà queste attività obbligatorie: un figlio? un nipote? un genero? loro stessi?

A parte che trovo IRRAGIONEVOLE tutta questa parte organizzativa, potete provare a farmi diventare un TIFOSO DEL PELLET se almeno posso risparmiare tanti bei soldi!

Infatti, alcuni problemi dei quali non abbiamo ancora parlato sono:

– quali sono i costi per la climatizzazione di un appartamento, diciamo da 120 mq?

– e se decidessi di avere l’impianto di riscaldamento acceso non solo per 4 ore al giorno ma più a lungo?

– è un obiettivo possibile avere temperature omogenee in tutta la casa?

Proviamo a rispondere a queste domande…

Se devo riscaldare 120 metri quadri e NON uno stanzone da 60 (farebbe più figo dire “open-space”), devo scegliere se canalizzare aria calda o canalizzare acqua calda verso, ad esempio, dei radiatori.

Evitiamo di soffermarci sui costi di acquisto sia nel caso di una “canalizzabile” che di una “idro” (che non sono più quelli del “modello base” ma parecchio più elevati) perché quel giorno il negoziante era di buon umore e ha deciso di regalarci il modello che più preferivamo… ma preoccupiamoci solamente dei consumi durante l’utilizzo.

Sia le nostre simulazioni che l’esperienza reale raccolta in questi anni di attività danno una sentenza chiara. Vediamo perché…

Ipotizziamo di essere in Zona Climatica D (come nella nostra amata Nuoro), per cui possiamo tenere acceso il nostro impianto di riscaldamento per 12 ore al giorno.

Per riscaldare il nostro appartamento-tipo da 120 metri quadri, nel quale sono presenti radiatori con valvole termostatiche (perché Il Tuo Amico Impiantista ci aveva dato la dritta…), ci attendono questi scenari:

– Con una moderna stufa “idro” a pellet utilizzeremo non meno di 3 sacchi (da 15 kg) di pellet al giorno, che sul mercato della nostra zona valgono dai 15 euro al giorno in su.

Dovremo inoltre trovare il modo/la voglia/il tempo per portare da un negozio a casa nostra circa 90 sacchi, ossia 1350 kg, di pellet al mese (3 sacchi x 15 kg x 30 giorni al mese).

E sono sicuro che nel bagagliaio della tua macchina, qualunque essa sia, non ci stanno.

– Con una caldaia a condensazione ad alta efficienza (“4 stelle”), alimentata ad “aria propanata” (e si, qua in Sardegna ancora il metano non si vede…) e comandata da una regolazione elettronica di ultima generazione (che adegua la temperatura di mandata dell’acqua calda verso i radiatori alle variazioni della temperatura esterna), è assolutamente normale avere un consumo complessivo di 5-7 euro al giorno e l’unica complicazione sarà dover pagare una bolletta.

OOPS… in questo caso tenendo l’impianto acceso 24 ore al giorno!


[BREVE NOTA per i più pignoli: si, SO che le attuali normative NON consentono di tenere acceso il riscaldamento 24 ore al giorno MA il sistema che abbiamo sviluppato consente di avere 24 ore al giorno di benessere NEL rispetto della norma!


Ovviamente questi sono conteggi fatti su un “appartamento-tipo” ma questa non è la sede per annoiarti con discorsi sulla sua classe energetica, col confronto tra poteri calorifici e tanti altri dettagli che emozionano solo i termo-tecnici…

“Sai che una Ferrari di ultima generazione va più veloce di una Panda 30 del 1983 mai tagliandata?”

Questo è lo schema dei confronti “truccati” che mediamente trovi su internet per dimostrare quanto si può risparmiare col pellet:

– facile confrontare una moderna stufa a pellet con una caldaia a metano “tradizionale” e dell’immediato dopo-guerra… scegli pure tu quale 😉

– altrettanto facile confrontarla con un’altra soluzione assolutamente fuori dal tempo come una caldaia tradizionale a gasolio…

Se leggi tra le righe scopri che questi confronti “mele con arance” sono assolutamente di parte e non hanno nessun interesse a farti capire come puoi vivere casa tua nel benessere e a un costo ragionevole.

Spesso, anche quando ci trovi un paio di numeretti per convincerti della bontà dei loro calcoli… beh, non hanno nessuna base scientifica un minimo credibile!

Sappi che non mi vedrai mai proporti una stufa a pellet o una caldaia a gasolio per risolvere i tuoi problemi col riscaldamento. Chi mi conosce sa infatti che voglio darti soluzioni e non problemi.

Non vendo fumo e non prendo mai in giro nessuno, per cui non propongo soluzioni tecniche che non condivido: mi sembrerebbe di tradire il cliente!

Posso valutare la soluzione biomassa (legna, pellet o miste) solamente in abbinamento ad altri generatori ad alta efficienza come ti ho raccontato all’inizio dell’articolo.

Se ti senti un pò confuso e a questo punto non sai bene che pesci prendere, ti capisco: è capitato anche a me!

Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.

A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.

Sei curioso di scoprire se il nostro sistema è adatto per risolvere definitivamente i tuoi problemi con l’impianto di riscaldamento?

Pensi che io possa essere la persona giusta a consigliarti in una decisione così importante?
Allora la cosa migliore che puoi fare è agire subito!

Per ora grazie per le tua attenzione e a presto!

Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista®
Creatore di Sistema Smarturo™ –
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Marcello Contu - Il Tuo Amico Impiantista™

Sono un ingegnere, fondatore de Il Tuo Amico Impiantista®, il primo blog in Italia (sia cronologicamente che come visitatori) a spiegare, in parole semplici, le problematiche legate agli impianti di riscaldamento e raffrescamento per le abitazioni. Ho applicato le mie competenze anche alla creazione di Calor360™ – L’Unico Impianto di Riscaldamento Progettato e Costruito Su Misura Per Te

View Comments

    • Grazie Sebastiano. C'è qualcosa in particolare che hai apprezzato o degli aspetti che devo approfondire meglio?

  • Ho installato nella mia abitazione una caldaia a pellet red 365 e I consumi per 18 ore al giorno di riscaldamento , su 170 mq , è di 2 sacchi da kg 15...circa 10 euro. Manutenzione pari a zero , autonomia con carico 1 settimana. ..come vedi hai poco conoscenza sulla materia pellet. .

    • Ciao Massimo!
      Mi fa piacere che tu sia contento della soluzione trovata per casa tua.
      Io confermo le cose che ho scritto nell'articolo, in particolare:
      - Se tu hai quei consumi con la tua caldaia, probabilmente vivi in una casa ben coibentata, per cui, con sistemi diversi come una caldaia a condensazione o una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza, spenderesti ancora di meno.
      - 2 sacchi di pellet x 15 kg al giorno sono pur sempre 900 kg al mese: chi li sposta?
      Se lo fai tu, è un'attività che trovi gradevole?
      La fa qualcun altro per te?
      Avrai sempre voglia di farlo?

      Come vedi, le mie perplessità restano inalterate e continuo ad amare soluzioni diciamo più automatiche!

  • ho ristrutturato una vecchia casa,l'ho coibentata in modo ottimale facendo un cappotto interno coperto da pareti e controsofitto in c.gesso,infissi nuovi in pvc e ho installato un termocamino che va alla grande,naturalmente ho predisposto anche per una caldaia che per ora non ho ancora installato,lo farò quando non potrò più farmi la legna che per ora mi autoproduco.

    • Ciao Luigi.
      La tua casa ti restituirà moltiplicati i soldi che hai speso nella sua coibentazione, per cui hai fatto un ottimo investimento.
      Col termocamino riesci a gestire il riscaldamento di tutte le stanze avendo temperature omogenee in tutta la casa?
      Usi anche altre fonti di riscaldamento, tipo una stufetta elettrica in bagno?

      Grazie e fammi sapere: sono curioso!

  • Caro Marcello,
    uso una idro stufa a pellet ormai da 6 anni. Problemi grossi non ne ho mai trovato. A seconda del periodo in cui acquisto il pellet riesco a trovarlo anche a prezzo buono, con una spesa annuale che solitamente non supera i 1.000 euro. L'utilizzo che ne facciamo è di circa 8 - 9 ore al giorno, sia per il riscaldamento che per l'acqua sanitaria. Il consumo massimo di pellet è circa 1 sacco e mezzo al giorno. Per eseguire la pulizia della stufa, usando l'aspira cenere, impieghiamo circa 5 - 10 minuti al giorno e per stipare il pellet, circa 200 sacchi da 15 kg., servono pochi metri quadrati. Ora, sicuramente risparmio non ne ho rispetto ad altri sistemi alternativi di riscaldamento, però devo dire che, a mio parere, con il pellet ho risolto i problemi di riscaldamento della mia casa.
    Saluti.

    • Grazie per il tuo contributo, Giacomo!
      Sono lieto che tu sia soddisfatto del tuo impianto.
      Io continuo ad avere tutte le perplessità invariate, che ho espresso anche nell'articolo scritto ieri: https://iltuoamicoimpiantista.com/?p=867
      Se ne hai il tempo dagli un'occhiata e fammi sapere cosa ne pensi!
      Ciao ciao.

  • Diventa interessante seguire quanto scrivi.
    E' vero il sogno di ognuno è quello di riuscire ad avere tutto e a poco prezzo o, come dici tu, gratis. Sfruttare il sole o il vento per azzerare le bollette sarebbe fantastico. Ma quanto costa predisporre un impianto del genere?
    Sicuramente bisogna accedere a un mutuo. Con i tempi che corrono e famiglia alle spalle è abbastanza rischioso.
    Marcello, ben lieto di continuare a seguire i tuoi consigli.
    Saluti.

    • Giacomo, certamente più l'impianto è articolato più i costi salgono.
      E' pur vero che la soluzione di una caldaia a condensazione a gas di città, che alimenta dei termosifoni non ha certo costi più elevati di un impianto con idrostufa a pellet e, sono convintissimo, garantisce:
      - Minori costi di gestione, anche con accensione 24 ore al giorno.
      - Funziona in modo autonomo, senza che nessuno si debba preoccupare di comprare, trasportare, stoccare e caricare il combustibile.
      - Non bisogna fare pulizie quotidiane, ma solo le manutenzioni (che fanno i manutentori, non tu).
      Insomma, paghi la bolletta e te ne dimentichi.
      Diciamo che questo assomiglia di più alla mia idea di generatore!
      Grazie e continua a farci sapere cosa pensi!

  • Ciao Marcello, interessante quello che scrivi. Io sono in paranoia totale. Sto costruendo casa in bioedilizia, classe A Italia, classe B++ Casaclima. Il mio fornitore propone una situazione con pannelli fotovoltaici che alimentano pompa di calore da 13 kg che produce acqua calda da accumulata in due piffero ( uno per sanitaria, l' altra per riscaldamento). I dubbi sono sul fatto che questa macchina lavora praticamente sempre 365 gg . La casa è a quota 900 metri e qui nevica con temperature a meno 15 a volte, con neve a ghiaccio. La macchina è garantita a queste temperature, ma io ho comunque i miei dubbi perché tutti i termoidraulici che ho sentito nella mia zona mi sconsigliano di affidarmi a questa troppa tecnologia. Io se avevo soldi mettevo anche un termocamino ad acqua...ma i soldi sono finiti!! Gradirei un tuo consiglio. Ciao

  • Ha ragione Marcello se avessi il metano dove abito altro ce idropellet.la mia casa è disposta su due piani 100 metri q soffitti 3,25 consumo 2 /3 sacchetti al giorno per un mese quando la temperatura scende a -5 per gli altri mesi un sacchetto e mezzo /1.puliscono la stufa tutti i giorni e la tengo accesa 18 ore circa anche di notte.ho trovato una soluzione,termosifoni ad olio provateli.naturalmente in supporto durante la notte.purtroppo da me non arriva metano pellet unica soluzione.GPL costi esorbitanti.il pellett comunque non fa risparmiare .io consumo 130 sacchi anno.circa seicento euro di quello certificato.

  • ciao marcello ho una vecchia casa anni 30 con termos, impianto fatto nel 60, tubi di rame, muri da 60 ,ho fatto tutti i doppi vetri e coibentato il tetto non possiamo fare altri interventi di isolamento ( all'esterno tutti mattoni a vista e all'interno stucchi di pregio ,non siamo signori casa ereditata ) avrei pensato di mettere una buona caldaia a metano e inserire in piu' nel camino esistente una stufa a legna che porti aria canalizzata nei tre locali che piu' usiamo attraverso la canna fumaria.

    premetto che abbiamo un mare di legna e boschi e seguendo i tuoi consigni la useremmo solo per aiutarci a scaldare perche siamo in casa solo la sera

    ciao claudio da casteggio oltrepo' pavese

  • Ciao Claudio!

    Complimenti per la tua bella casa e gli interventi di coibentazione: vedrai nel tempo che sono soldi ben spesi e certamente aumenteranno il tuo benessere in casa.

    Sulla base di quello che mi dici ho in mente un paio di soluzioni da proporti ma ho prima necessità di capire le tue reali esigenze, in modo da trovare insieme il modo più efficiente per realizzarle.

    Per questo ti suggerisco di leggere quanto trovi alla pagina:
    https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti/
    e compilare il modulo alla fine della stessa.

    Dopo pochi minuti, riceverai al tuo indirizzo email un questionario, al quale ti chiedo di rispondere con attenzione, perché contiene le informazioni per me indispensabili per poterti dare una consulenza adeguata.

    Ti risponderò direttamente io entro 24 ore.

    NOTA BENE: se non ricevi la mia email entro pochi minuti, controlla che non sia stata messa nella cartella SPAM.

  • buonasera marcello
    quale sistema riscaldamento conviene per un appartamento piano 3°di 165 mq interni, anni 75 in città Conegliano, con presenza di due canne fumarie in zona giorno vicine e di caldaia a metano tradizionale anni 80? la piantina è di 9,5x21, l'ingresso è circa a metà abitazione, Le finestre hanno doppi vetri, il tetto è stato isolato nel 90. Il camino, aperto, presente in sala è molto grande ed imponente pertanto lo dovrò valorizzare con inserto e focolare a pellet rinunciando alla legna per praticità. escludo radiante a pavimento perchè non mi fa bene.
    grazie dellasue cordialità e competenza professionale.
    marcello

    • Ciao Marcello e grazie per il tuo commento.

      Ti ho mandato una email, fammi sapere cosa ne pensi!

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