Non passa giorno che qualcuno, di persona, sul blog o con messaggi privati non mi chieda come deve impostare il suo impianto di riscaldamento per risparmiare il più possibile.
Confesso che uno dei motivi per cui scrivo questo articolo è potergli mandare il link, anziché rispiegare tutto da capo, per l’ennesima volta!
So che sei una persona impegnata, per cui vado subito al sodo mostrandoti le due correnti di pensiero che si scontrano da sempre su questa cosa.
1) Teoria del meno accendi e più risparmi
Se hai cliccato sul titolo di questo articolo, non ci vuole il Mago Otelma per capire che finora hai seguito questa corrente di pensiero: “per risparmiare col riscaldamento, devi accendere l’impianto per poche ore al giorno.”
Infatti il “Solito Idraulico”, quello che ti ha installato la caldaia a gasolio (poveretto, non conosce altro…), ti ha suggerito di accendere un paio d’ore la mattina presto, per trovare al risveglio la casa tiepida, e altre poche ore la sera, diciamo dalle 18 fino all’ora di andare a letto.
Secondo questo ragionamento, terrai i consumi bassi perché la caldaia sta spenta per la maggior parte del tempo.
Purtroppo non è così!
Il problema è che nelle ore in cui la caldaia è spenta, le temperature dentro casa scendono in modo importante, soprattutto nelle case più vecchie e mal isolate.
E sappiamo tutti benissimo che le nostre case, rispetto a quelle quelle costruite (con molta più intelligenza) dagli amici del Trentino, dal punto di vista energetico sono degli autentici “colabrodo”.
NOTA se ne vuoi sapere “un pelino di più”:
Una spiegazione scientifica che viene utilizzata (a sproposito) per rafforzare questa idea è che quando la casa è più fredda, la differenza di temperatura tra interno ed esterno si riduce, per cui si riducono le dispersioni di calore della casa verso l’esterno.
Questo sarà anche vero ma, se ci pensi, basta non accendere mai per avere dentro casa la stessa temperatura che hai all’esterno, eliminando del tutto dispersioni e consumi.
Ma tu, vorresti abitare in una casa del genere? Io certamente NO!
Se hai qualche minuto di pazienza, ti mostro perché questo modo di utilizzare l’impianto di riscaldamento penalizza sia il benessere che i consumi.
Quando regoli il riscaldamento per avere in casa temperature diverse a vari orari, devi tenere alta la temperatura di mandata (quindi la temperatura dell’acqua calda che dalla caldaia arriva ai radiatori) – diciamo dai 65°C in su, per riuscire a raggiungere una temperatura accettabile durante le ore di accensione.
Infatti riesci a riscaldare casa tua in modo sufficientemente veloce solo se esiste una grande differenza di temperatura tra i termosifoni e l’aria all’interno delle tue stanze.
Al contrario, come i miei clienti sanno bene, in questi anni ho avuto modo di verificare tante volte che gli impianti di riscaldamento si devono usare in modo parecchio diverso.
2) Teoria dell’H24.
La nostra esperienza dice che il riscaldamento deve stare acceso 24 ore su 24, con temperature dell’acqua molto basse.
Per ottenere il massimo dei benefici da questa impostazione il tuo impianto dovrebbe essere realizzato così:
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- Caldaia a condensazione ad alta efficienza, alimentata a gas (possibilmente metano, da noi in Sardegna aria propanata oppure GPL).
- Il controllo del tuo impianto è affidato a una regolazione elettronica di ultima generazione, capace di adattare il funzionamento del tuo impianto alle variazioni della temperatura esterna: più fuori fa freddo più, automaticamente, i tuoi termosifoni si scaldano.
- L’impianto di riscaldamento è protetto da un sistema di trattamento dell’acqua, per cui il calcare e le impurità presenti nell’acqua non lo attaccheranno e le sue prestazioni rimarranno costanti nel tempo.
- L’impianto di riscaldamento è perfettamente bilanciato idraulicamente, come hai già potuto leggere in altri articoli, tra cui questo.
- Sui termosifoni hai valvole termostatiche, in modo da poter impostare la temperatura del riscaldamento stanza per stanza.
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Un sistema composto da questi “ingredienti” può lavorare con temperature molto basse, per cui la tua caldaia funzionerà in condizioni ottimali, con rendimenti elevatissimi.
Naturalmente, se hai una nuova caldaia “ad alta modulazione”, i benefici saranno ancora più alti, riducendo i consumi di gas veramente “al lumicino”.
Rispetto agli impianti che funzionano ad alta temperatura potrai notare questi altri vantaggi:
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- Casa tua sarà sempre calda e accogliente, sia di giorno che di notte, grazie a temperature molto omogenee in tutta la casa, anche nei punti più lontani dai radiatori.
- Non avrai più “piedi ghiacciati e testa calda” – con conseguenti mal di testa – perché le differenze di temperatura tra pavimento (piedi) e l’altezza della testa saranno dell’ordine di 1 grado e non dai 3 in su, come nel caso di impianti ad alta temperatura.
- Si ridurrà moltissimo la circolazione della polvere (problema importante per chi vive in città e si trova sui mobili quella polverina nera sottile appena apre le finestre), con importantissimi benefici per la salute, come piacevole effetto collaterale di avere radiatori meno “bollenti”.
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E tu, a quale teoria vuoi credere?
Alla prima che finora ti ha portato solo frustrazione e rabbia o alla seconda teoria, che ti darà un benessere che ancora non riesci a immaginare?
E il tutto senza aumentare le tue attuali spese per il riscaldamento.
Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.
A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.
Li puoi leggere e vedere alla pagina DICONO DI NOI del blog!
Per ora grazie per le tua attenzione e a presto!
Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista®
Creatore di Sistema Smarturo™ – Pianifichiamo Insieme la Tua Casa del Futuro
Marcello Contu
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Buongiorno,
sto trattando l’acquisto di un appartamento a catania, purtroppo in quella zona non passa il metano, cosa posso usare in alternativa? ho letto che la caldaia a condensazione va alimentata a metano o GPL, si tratta di un condominio dove non vi è la possibilità di mettere il bombolone.
Rimango in attesa di suoi suggerimenti.
Grazie
Ciao Tania,
dati i vincoli che hai evidenziato, mi orienterei su una soluzione in pompa di calore, pertanto con alimentazione elettrica.
Ce ne sono in giro di molto efficienti.
Se vuoi che ci facciamo un ragionamento, compila il modulo che trovi alla pagina https://iltuoamicoimpiantista.com/contatti
Grazie e a presto,
Marcello
Salve abbiamo una casa di 110 m/q riscaldata autonomamente con caldaia a condensazione ferroli econcept tech 25 c alimentata a gpl da bombolone condominiale per riscaldamento mediante termosifoni e produzione di acqua calda per i sanitari. Nonostante l ‘uso di questa caldaia con accensione in media di 6 ore giornaliere nei mesi invernali la spesa si aggira intorno a 800 euro a bimestre. Vorrei sapere se calor 360 può consentire maggior risparmio e con che costi.
in attese di una vostra risposta ringrazio anticipatamente