Questo argomento è forse il più importante di tutta la termotecnica, soprattutto per chi ha il classico impianto con caldaia e termosifoni.
Eppure sono quasi sicuro che il tuo idraulico non te ne avrà mai parlato.
E’ un articolo che voglio scrivere da un paio di settimane, perché sono certo che in tanti ne avrete grandi benefici.
Ma ho la grande difficoltà di spiegare questi argomenti molto tecnici e specialistici con parole comprensibili a tutti.
Quindi il rischio è di uccidere di noia i non addetti ai lavori OPPURE fare storcere il muso ai tecnici.
Diciamo che, per la mia e tua sopravvivenza… ho appena deciso di provare a spiegare questo argomento nel modo più semplice possibile.
QUINDI…
Per darti un’idea, la maggior parte degli impianti di riscaldamento esistenti in Italia è stato realizzato senza nessun dispositivo di bilanciamento.
Questo dimostra che l’idraulico che lavora in Italia ha grandi limiti nella sua formazione: non vuole mettersi a studiare!
Per questo motivo, non avendo le competenze per regolare al meglio l’impianto di riscaldamento “giusto” per il suo cliente, preferisce realizzare impianti “sovradimensionati”, cioè troppo grandi rispetto alla esigenze del suo cliente.
E ti dico questo con certezza perché, nelle case che ho studiato finora durante le mie progettazioni, quasi tutte avevano una caldaia troppo grande rispetto alle reali esigenze di quelle case.
E non parlo di piccole differenze: quasi sempre si trattava di caldaie che vanno dal doppio a 2 volte e mezzo quanto necessario.
Questo significa che quegli impianti di riscaldamento, già dalla costruzione e quindi per alcuni decenni, hanno causato consumi molto più alti di quelli che avrebbero dato con la caldaia giusta.
Ma 30 anni fa gas e gasolio costavano meno, non c’era praticamente nessuna attenzione verso l’ambiente e dell’impianto si occupava completamente l’idraulico senza nessuna progettazione e senza particolari ragionamenti…
E quindi che faceva?
“Metteva su” una caldaia che sicuramente ce l’avrebbe fatta, tanto i maggiori consumi mica li pagava lui…
Insomma, praticamente li costringeva a comprare una Ferrari per girare in città…
Più tardi ti svelerò perché è molto probabile che li abbia ma, nel frattempo, vediamo se riconosci uno o più di questi sintomi:
– In qualche stanza i termosifoni non scaldano?
– Senti rumori nei termosifoni e nel tuo impianto, come se l’acqua scorresse molto velocemente dentro i tubi?
– Hai installato le valvole termostatiche ma qualche radiatore resta ugualmente bollente anche se abbassi la regolazione della valvola?
– Hai consumi importanti nonostante i termosifoni non scaldano abbastanza casa?
Se hai mai notato uno o più di questi problemi al tuo impianto di riscaldamento, è molto probabile che abbia bisogno di un bilanciamento idraulico.
L’acqua di riscaldamento, scorrendo verso i radiatori e tornando alla caldaia, sceglie sempre la strada più facile e diretta.
Anche se non conosci il tedesco, non avrai difficoltà a riconoscere nell’immagine seguente le due situazioni SENZA (sinistra) e CON il bilanciamento idraulico (destra).
Per questo semplice motivo, negli impianti senza bilanciamento idraulico:
– L’acqua di riscaldamento che raggiunge i radiatori più distanti dalla caldaia o i piani più alti, è sempre troppo poca: questi termosifoni resteranno sempre tiepidi, in certi casi addirittura freddi, e in quelle stanze si soffrirà per il troppo freddo.
– Quella che arriva ai radiatori più vicini alla caldaia è sempre troppa: in queste stanze si soffrirà per il troppo caldo, arrivando anche a dover tenere aperte le finestre durante le ore di accensione.
Per esperienza so che probabilmente avrai vissuto questa situazione:
– Quasi certamente ha aumentato le prestazioni della pompa di circolazione oppure ha sollevato la temperatura di mandata (dell’acqua calda dalla caldaia verso i radiatori).
– Queste correzioni, anziché migliorare la situazione, l’hanno peggiorata.
– L’unico effetto di tali correzioni è stato aumentare i consumi per il riscaldamento e ridurre ulteriormente il comfort del tuo impianto.
Il problema alla base di tutto è veramente semplice.
Se tu sei un medico, sai bene che, dal giorno nel quale hai deciso di diventare un medico (magari eri ancora alle scuole elementari) hai dovuto fare tanti anni di scuola, un liceo, l’università; hai studiato, fatto esercitazioni, tanta pratica, migliaia di ore di tirocinio, ti sei specializzato e da allora… non hai ancora smesso di imparare!
Sei un meccanico? Neanche tu puoi aver ancora smesso di imparare: ogni pochi mesi un nuovo corso di aggiornamento, magari su come si lavora con la nuova elettronica oppure su come devi relazionarti col cliente.
Sei un libero professionista? Non cambia nulla: ogni giorno devi capire, studiare, migliorarti.
In realtà questo schema è applicabile a qualunque lavoro che tu fai con coscienza, seriamente e da vero professionista del tuo settore.
La storia dei tuoi radiatori freddi parte da un pò lontano: un giorno il tuo attuale idraulico ha deciso di fare l’idraulico, magari “andando a bottega” con un amico del padre.
Si è impegnato, ha cercato di capire quello che gli spiegavano.
Un certo giorno ha ritenuto di essere abbastanza bravo da meritarsi di aprire una partita IVA e ha smesso di fare il dipendente.
E’ stato un percorso molto bello ed emozionante: già me l’immagino nel suo nuovo e fiammante furgoncino!
Il problema è che, in tutto questo percorso, lungo magari vent’anni, lo studio, la formazione e il sentirsi in dovere di migliorare non hanno avuto nessun ruolo.
(Ovviamente, prima che mi massacriate, questo vale non solo per gli idraulici, ma per tutti quelli che hanno un lavoro e lo svolgono solo per soldi, per “portare a casa la pagnotta”, privi di qualunque stimolo a migliorarsi!)
E’ così: il tuo idraulico ignora il bilanciamento idraulico, anche se è una di quelle cose così basilari, così fondamentali… almeno quanto fare gli acquedotti in discesa, come facevano i Romani oltre duemila anni fa.
Un impianto non bilanciato da solitamente questi problemi:
– Produzione di calore sproporzionata rispetto alle esigenze reali, quindi termosifoni troppo caldi.
– Conseguentemente, consumi molto alti per riscaldare casa.
– Temperature sbilanciate, con le stanze che si scaldano in tempi diversi tra loro.
– Le valvole termostatiche non sono in grado di regolare la temperatura della stanza.
– Nelle tubazioni e nelle valvole senti rumori d’acqua fastidiosi.
– Pompe di circolazione con rumorosità e consumi elettrici eccessivi.
– Ridotti rendimenti con caldaie a condensazione, anche di ultima generazione: il flusso elevato di acqua calda attraverso i radiatori più vicini alla caldaia determina temperature di ritorno eccessive, che fanno lavorare male la caldaia e riducono in modo drammatico quelli che sarebbero i risparmi della condensazione.
Il bilanciamento idraulico consente di avere una distribuzione omogenea dell’acqua di riscaldamento nelle varie parti dell’impianto.
Il caso più semplice è quello della casetta singola:
– Partendo da quanto calore è realmente necessario complessivamente, si impostano la pompa di circolazione e la temperatura di mandata della caldaia.
– A seconda di quanto calore è necessario in ogni stanza, si regolano detentori e valvole dei radiatori in modo che tutti siano raggiunti dalla giusta quantità d’acqua calda.
Se invece dobbiamo intervenire su un impianto condominiale, l’intervento sarà più articolato e, molto probabilmente, sarà necessario sostituire la vecchia pompa di circolazione con un nuovo circolatore “a numero di giri variabile” (inverter) e installare dispositivi come regolatori di pressione differenziale e valvole di bilanciamento.
– Le valvole termostatiche saranno in condizioni di lavorare correttamente, per cui potrai impostare con semplicità la temperatura di ogni stanza.
– I radiatori reagiranno rapidamente alle impostazioni delle valvole termostatiche, quindi avrai in ogni momento il comfort desiderato.
– Spariranno tutte le rumorosità di impianto, sia nelle tubazioni e nelle valvole: finalmente un pò di silenzio!
– Un’altra importante riduzione di rumore si avrà nelle stanze più vicine alla centrale termica: il circolatore non deve più fare un super-lavoro, per cui smette di essere rumoroso!
– L’impianto lavora in modo ottimizzato, quindi è PIU’ ECONOMICO DI ALMENO IL 15% NEI COSTI DI GESTIONE e confortevole come temperature: il nostro portafogli ringrazia.
– Minori consumi implicano minori emissioni in atmosfera: ringrazia pure l’ambiente!
Infatti sono possibili DUE SCENARI:
1) PRIMA di far realizzare l’impianto di riscaldamento ti sei fatto fare un progetto, il termotecnico ha valutato le condizioni e dimensionato tutti i dispositivi necessari, POI l’idraulico ha realizzato l’impianto secondo le indicazioni del progetto…
(Ma a questo punto tu non dovresti avere nessun tipo di problema.)
2) NESSUN DIMENSIONAMENTO E REALIZZAZIONE “A SENTIMENTO”, che è causa dei problemi che hai.
– Un TERMOTECNICO analizza quelli che sono le necessità di calore (si direbbero “fabbisogni”) per ogni stanza, verifica le caratteristiche di tutti i dispositivi installati (caldaia, pompa di circolazione, radiatori, valvole, sezioni dei tubi,…) e decide come farli funzionare.
– Il suo collega IMPIANTISTA modifica l’impianto, regolandolo con precisione secondo le indicazioni del termotecnico.
Non si può fare in altri modi.
Nel dettaglio si possono utilizzare attrezzature più o meno sofisticate, delle quali ti risparmio i dettagli “da sbadiglio”, ma il concetto è più o meno questo.
Sperando di aver spazzato via un pochino di nebbia, ti ringrazio per il tuo tempo e…
P.S. Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.
A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.
Li puoi leggere e vedere alla pagina DICONO DI NOI del blog!
P.P.S. Sei curioso di scoprire se il nostro sistema è adatto per risolvere definitivamente i tuoi problemi con l’impianto di riscaldamento?
Pensi che io possa essere la persona giusta a consigliarti in una decisione così importante?
Allora la cosa migliore che puoi fare è agire subito!
Se da un pò stai navigando su internet alla ricerca della soluzione perfetta per il…
Forse non ne puoi più di vedere il tecnico sostituire lo scambiatore della tua caldaia...…
Ti capita spesso di soffrire di mal di testa, asma o altre irritazioni delle vie respiratorie?…
Se sei "atterrato" su questo articolo, probabilmente ti trovi o ti sei trovato almeno in…
Quest'anno mi è capitato decine di volte di vedere impianti di riscaldamento dove i termosifoni…
So che sei una persona intelligente. Tanto intelligente che hai scelto di comprare un appartamento…
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Davvero complimenti, ottimo articolo!!
Non Ho capito l'incipit " se sei un ingegnere non leggere",
onestamente da Ingegnere questo articolo mi ha arricchito non poco!!
Continua cosi, in bocca al lupo! ;)
Grazie per il tuo commento: sono lieto che abbia trovato la lettura interessante!
L'incipit ha questo senso: avendo molto semplificato concetti di termotecnica, certamente il lettore medio ne trae vantaggio, mentre mi aspetto che i tecnici storcano il muso!
Però potevi aggiungere che gli idraulici certe cose non le fanno per male ... è che proprio non le sanno. :-) Bell'articolo. (Neanche io ho storto il naso ;-))
Vincenzo, condivido sul fatto che la maggior parte non sono in malafede.
Contemporaneamente credo che chi non ha i requisiti minimi per stare sul mercato, dovrebbe mettersi da parte: quando ti vendi come la soluzione ai problemi del cliente e ogni nuovo intervento è esso stesso il problema... mi sembra che non vada bene.
Quando prendi dei soldi al cliente per il tuo intervento che non ha risolto ma amplificato... uguale!
Non è più tempo per chi si improvvisa: è arrivato il tempo dei professionisti. E, come sai, non dipende né da quanti anni hai o in che anno hai iniziato l'attività.
La domanda per me è: quando hai smesso di studiare?
Grazie per il commento e, se ci sono altri argomenti che ti piacerebbe venissero sviluppati, scrivimi pure qui, o su Facebook (https://www.facebook.com/IlTuoAmicoImpiantista): proverò a parlarne in uno dei prossimi post!
bravo marcello....io ho capito tutto....ma forse avrei diviso il post in due puntate....
Ciao Marcello, ti faccio i complimenti per l'articolo, e anche se non mi occupo di idraulica, ma cmq nel settore impiantista. volevo solo aggiungere, per esperienza, che molte di quelle persone a cui ti riferisci (requisiti minimi), sono dopolavoristi incopetenti, senza abilitazioni, che lavorano in aziende del settore.
Grazie Mauro.
Sono convinto che certamente esiste il fenomeno che dici tu, dove qualcuno, per "arrotondare" si improvvisa impiantista.
Purtroppo, come sappiamo, non è sufficiente far accendere una lampadina per dirsi elettricista, come non basta riuscire a far partire una caldaia per dirsi termoidraulico.
Purtroppo, avendo visto in questi anni veramente tanti impianti di riscaldamento, devo dire che ci sono anche altri problemi.
Tanti problemi quanti i "colleghi" che hanno smesso di mettersi in discussione, imparare, aggiornarsi e continuano a vivere "di rendita" con le cose che gli insegnò il loro maestro qualche decina di anni fa.
Li riconosci perché le ore che dedicano alla loro formazione sono ZERO al giorno, ZERO al mese e quindi ZERO all'anno.
Non si spiegherebbe altrimenti che QUASI TUTTI gli impianti che ho visto hanno problemi di bilanciamento idraulico: dagli impianti a termosifoni, a quelli radianti a pavimento.
Con l'unico vantaggio che nel secondo caso, solitamente esiste il progetto fatto dal produttore e fornitore del sistema, che ti consente di intervenire con facilità per risolvere i problemi.
Nel caso degli impianti a radiatori, invece, è raro trovare il progetto dell'impianto e quindi abbastanza complicato intervenire.
Continuiamo a combattere perché la categoria tiri fuori l'orgoglio e si riinizi a studiare, approfondire, fare corsi.
Il tutto nel rispetto del cliente che, ricordiamoci, è quel Signore, Signora o Famiglia che ci da i soldini per campare!
Complimenti articolo eccellente, problemi reali affrontati in maniera esaustiva e semplice con linguaggio facile da comprendere per chiunque a patto che sua normodotato!! :-D
Salve, ho letto l'articolo interessante, volevo esporti il mio problema vediamo se riesci a darmi una soluzione. Mi trovo con una caldaia a pellet da 24 kw per riscaldare due superfici da 80 ma su due livelli, da calcolare ke la stufa e al piano di sopra mentre i collettori sono al piano terra, il mio problema si tratta nel fatto che tutti i termosifoni si riscaldano silo sulla parte superiore mentre la parte inferiore e tiepida. Quale potrebbe essere la causa ? Ho parlato con tanti idraulici alcuno mi dicono ke potrebbe essere un problema di circolazione altri pensano ke sia una questione di sezione dei tubi visto ke sono 16 in multi strato . Tu cosa ne pensi ?
Gionatan, mandami una email a marcello@iltuoamicoimpiantista.com e cercherò di darti una mano!
Grazie e a presto,
Marcello
buongiorno
Ho letto con interesse l'articolo. ma secondo la tua opinione un cattivo bilanciamento dell'impianto può causare un rumore all'accensione dell'impianto (quasi un colpo d'ariete).
Il problema è in una palazzina anni 70 con nuovo collegamento al teleriscaldamento e valvole termostatiche sui caloriferi. Questo rumore non si ripropone in nessun altro momento della giornata anche se l'impianto ha delle interruzione per rispettare le ore di funzionamento.
Premetto che ho un impianto a circuito aperto.
Ho esattamente questo tipo di problema sull'impianto che mi ha costruito il mio tecnico.... vuole montare una pompa (circolatore) più potente perché secondo lui nella stanza più lontana la perdita di carico è tale da non garantire l'afflusso del fluido vettore.
Io non sono per niente convinto in quanto l'attuale circolatore viene utilizzato con una velocità 2 su 3 per evitare problemi di cavitazione, quindi montare un circolatore con una portata maggiore significa esattamente prendere un circolatore con una velocità più elevata, quindi mettersi esattamente in una situazione simile a quella che avremmo con il presente circolatore.
Non so più che strada seguire...
Qualcuno mi sa dare un consiglio tenutalasiesta@gmail.com
Ciao Marco!
Per impianto a circuito aperto immagino che tu intenda "a vaso aperto".
Indipendentemente da questo, come leggi nell'articolo, la soluzione non è quasi mai aumentare la velocità del circolatore, oppure sostituirlo con uno più prestazionale.
Anche se so che è la soluzione che di solito l'idraulico standard ti propone, non sapendo che pesci prendere.
Per ora fai questa verifica: apri i coperchietti dei detentori dei vari radiatori (l'altro attacco al radiatore rispetto alla valvola) e verifica le posizioni dei vitoni che ci sono all'interno.
E' molto probabile che anche tu ti trovi in una situazione che vedo quotidianamente, ossia coi vitoni completamente svitati: questo è indice che dall'installazione nessuno ha fatto il bilanciamento idraulico del tuo impianto di riscaldamento.
Prima di fare qualsiasi sostituzione, chiedi al tuo idraulico o, a questo punto, un altro, che ti faccia il bilanciamento idraulico dell'impianto.
Fammi sapere se l'intervento sarà risolutivo!
Ciao ciao,
Marcello