No, ancora non è arrivato il momento ma si conosce già la data…
Entro il 31 dicembre 2016 tutti gli italiani che abitano in condomini con impianto di riscaldamento centralizzato avranno l’obbligo di installare le valvole termostatiche su ogni termosifone e i contabilizzatori di calore.
Lo spirito è buono: recepire la direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica e, quindi, “costringerci” a risparmiare energia. Ma c’è qualche problemino.
Per capire facciamo un bel passo indietro: cosa sono questi aggeggi?
E’ presto detto: le TERMOSTATICHE sono valvole automatiche che permettono di regolare automaticamente il flusso di acqua calda che arriva a un radiatore in base alla temperatura che si desidera raggiungere nella stanza dove questo è installato (regolazione da 0 = spento a 5 = massimo).
Sono importanti non solo per risparmiare sui consumi dell’impianto ma anche per non aver una mancanza di comfort per “troppo caldo”.
I CONTABILIZZATORI DI CALORE invece quantificano il calore effettivamente consumato e, sulla base dei consumi di ciascun appartamento, consentono all’Amministratore del condominio di ripartire una quota variabile dei costi dell’intero impianto.
In tutto questo c’è un però!!!
Quando prima ho parlato di problemini mi riferivo al fatto che:
– SI, anche l’installazione di questi dispositivi rientra tra le opere che danno diritto alle detrazioni IRPEF al 65% per il miglioramento energetico…
– SI, consentirà un probabile risparmio di energia che abbasserà i costi della nostra “bolletta mensile” tra il 10 e il 30%…
– SI, sono interventi di facile realizzazione…
– MA la spesa stimata dal Sole 24 Ore per un appartamento di 80 mq riscaldato con 6 radiatori è di circa 1.055 euro.
Certo, non solo per l’installazione delle valvole termostatiche e dei “misuratori” di energia, ma anche per l’adeguamento delle pompe di circolazione dell’impianto condominiale.
Si, per i più tecnici, un’altra nuova norma mette fuori legge le pompe a portata fissa e rende obbligatorie quelle a portata variabile.
Vengono fuori almeno TRE PROBLEMI:
– Questo investimento, molto importante per una famiglia, fagociterà i risparmi energetici dei primi 6 anni, per dare frutti circa dal 7° anno in poi.
– Il calcolo delle spese condominiali sarà stravolto: l’Assemblea dovrà modificare il regolamento sulla ripartizione delle spese per il riscaldamento che saranno composte da due parti. Una minima, suddivisa secondo i millesimi, relativa alle dispersioni “generali” dell’impianto. L’altra sulla base dei consumi misurati dai contatori di calore.
– Altro effetto collaterale di questo metodo: chi si trova al piano terra, con sotto dei garages non riscaldati, o all’ultimo piano con sopra la testa un sottotetto freddo o direttamente la copertura, “pagherà” per le maggiori dispersioni che non ha certamente scelto. Va via il tuo vicino e l’appartamento rimane vuoto e quindi non riscaldato? Paghi tu per le maggiori dispersioni di calore verso quell’appartamento.
Per chiudere in bellezza, se decidi di non adeguarti a questa norma rischi sanzioni amministrative da 500 a 2500 euro, sulla base di quello che deciderà la regione nella quale vivi.
Pochissime sono le eccezioni tollerate: l’obbligo decade se “impedimenti di natura tecnica” rendono l’interveno troppo complicato o costoso.
Per tutto il resto c’è Mastercard!
P.S. Ricordati che devi aspettarti enormi problemi se ti rivolgi alla persona sbagliata, che non può dimostrare coi fatti, con i suoi risultati, le cose che dice.
A me piace, invece, dimostrare quello che dico coi fatti e con le parole dei miei clienti, che ci mettono la faccia per raccontarti come è cambiata la loro vita con il loro nuovo impianto di riscaldamento, come va con i nostri tecnici e con le nostre manutenzioni.
Li puoi leggere e vedere alla pagina DICONO DI NOI del blog!
P.P.S. Sei curioso di scoprire se il nostro sistema è adatto per risolvere definitivamente i tuoi problemi con l’impianto di riscaldamento?
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Allora la cosa migliore che puoi fare è agire subito!
Grazie e… Attendo di leggerti!
Il Tuo Amico Impiantista®
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Quando ti installi i climatizzatori per l’estate ti chiedi forse se il vicino lascerà l’appartamento vuoto e surriscaldato? o pretendi che il condominio intervenga sulle tue bollette elettriche perchè abiti all’ultimo piano con tetto poco coibentato, mentre chi abita al piano terra gode gratuitamente delle cantine fresche ? (i famosi coefficienti di compensazione di situazioni sfavorevoli ora vietati). Ciascuno deve considerarsi abitante di una villetta monofamiliare dove non esistono interferenze con eventuali vicini: anzi potrebbe essere ben esposta al sole fino a quando non gli costruiscono vicino un bel palazzo a 5 piani e da quel momento l’apporto di riscaldamento del sole se lo sogna.
Ciao Alberto.
La tua osservazione è corretta ma la normativa, come saprai, si occupa della climatizzazione invernale e non di quella estiva.
Con la stessa logica, infatti, le detrazioni fiscali vengono concesse solo nel caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, poi se questi sono utilizzabili anche in estate, meglio per l’utente (es. sistemi in pompa di calore).
In realtà l’obbligo delle valvole termostatiche non risolve uno dei più grossi problemi dei condomini, ossia il fatto che spesso ci si sta male: è il caso dei piani alti (troppo freddo) o di quelli bassi (troppo caldo).
E purtroppo l’ignoranza dell’impiantista medio sul bilanciamento idraulico degli impianti (puoi leggere qualcosa al link https://iltuoamicoimpiantista.com/?p=690) non aiuta, come anche la difficoltà a far deliberare ai condomini una seria manutenzione straordinaria della loro centrale termica, che la renda più attuale.
Se questi argomenti ti interessano, ti suggerisco anche il nuovo gruppo Facebook SOS Caldaie, che trovi al link https://www.facebook.com/groups/SOSCaldaie/.
E’ uno spazio dove chi ha problemi con la sua caldaia, magari esasperato da una serie di interventi non risolutivi da parte del suo idraulico, può scrivermi per avere il mio aiuto.
Grazie e a presto!
Marcello
abbiamo installato le termovalvole in un condominio di (8 ppartamenti 2 al 1′ piano sono vuoti e quello all’ultimo piano ha consumato il 50% di tutto il palazzo e non vuole pagare le spese del riscaldamento per questo super consumo cosa si può fare per ovviare all’inconveniente il mio idraulico non sa cosa fare
Ciao Margherita e grazie per il tuo commento, che mi da uno spunto enorme.
Credo che a breve ci scriverò un articolo.
Sapevo che il casino sarebbe scoppiato e ne parlo nell’articolo che trovi al link:
https://iltuoamicoimpiantista.com/non-ti-sei-ancora-staccato-dal-riscaldamento-condominiale/
Dove scrivo:
“Inoltre introduce alcuni elementi diciamo di ingiustizia:
– se tu vai all’esterno per due mesi sarà tuo diritto spegnere la tua parte di impianto condominiale (quella corrispondente al tuo appartamento), ma questo rende la tua unità “disperdente” per gli altri. Questo vuol dire che chi abita a fianco, sopra o sotto di te, vedrà i suoi consumi aumentare
– se abiti al piano terra, con sotto cantine o garages (non riscaldati), le tue spese aumenteranno rispetto all’attuale suddivisione di spese secondo la tabella millesimale “riscaldamento”
– idem se abiti all’ultimo piano del condominio, dove ti troverai a pagare di più perché il condominio ha il tetto mal coibentato.”
In ogni caso non capisco una cosa: perché è un problema del tuo idraulico e non dell’amministratore di condominio?
Fammi sapere e approfondiamo il discorso!